Cronache
Coronavirus, l'irrealismo reale ai tempi delle crisi mondiali
Di Daniele Salvaggio*
Siamo entrati in queste settimane in quello che ho pensato di definire l'irrealismo reale. Una dimensione reale, il Covid-19- e' uno dei tanti effetti di un comportamento spregiudicato assunto dall'uomo negli ultimi vent'anni. Alluvioni, incendi, terremoti, crolli infrastrutturali, oggi il virus, se ci fermiamo un momento a riflettere comprendiamo di come l'intensità' e la frequenza di questi eventi drammatici in tutto il mondo, non possano essere definiti come straordinari, commetteremmo un grave errore pensandolo e soprattutto comunicandolo. La realta' e' che stiamo pagando un conto salatissimo frutto dell'irrealismo reale da parte dell'uomo.Che fare dunque?
Possiamo continuare a pensare che qualunque cosa accada sia il risultato di eventi eccezionali, non prevedibili, li subiamo e li gestiamo alla meno peggio. Oppure possiamo iniziare a cambiare la nostra visuale, prendere sul serio chi oggi ci comunica preoccupazione e ci esorta a non essere immobili e rassegnati, anche se si tratta di una diciassettenne svedese dalla mantellina gialla, ma non è sufficiente. Serve tornare a studiare e a capire il perche' accadono certi fenomeni. La migliore risposta che possiamo dare a noi stessi ringraziando di vivere su questa terra e' conoscere, capire, approfondire, non accontentarci di essere informati da un post letto sui social o da una frase populista o disfattista. La nostra dignita' di individui coscienti e d'intelletto non si puo' accontentare di parole e di comportamenti che diventano isterici davanti ad una crisi. Ma non perche' non siamo in grado di gestirla, perche' rimaniamo confusi, disorientati. Il Covid-19 ci sta dicendo che non va bene, non e' giusto quello che stiamo facendo nel rispetto dell'ambiente e della vita, pensando soprattutto al prossimo futuro, non e' giusto come stiamo gestendo quello che accade. La comunicazione ancora una volta dimostra quanto sia determinante per influenzare i comportamenti, degli individui e dei mercati. Chi oggi ricopre ruoli di responsabilita' non puo' non considerare che comunicare equivale a indirizzare un comportamento, significa imporre delle scelte. Serve competenza per comunicare. Serve conoscenza per gestire. Serve attenzione da parte di tutti. Mettiamo ordine e rispettiamo ruoli e competenze.
*Professionista della Ccomunicazione, fondatore di Imprese di Talento