Cronache

Coronavirus, la clorochina aumenta la mortalità. E la Francia ora la ferma

I pazienti ricoverati in ospedale con il Covid-19 e curati con clorochina o idrossiclorochina hanno probabilità significativamente più alta di morire rispetto a chi non è stato curato con l'antimalarico e il suo derivato promossi dal presidente Usa Donald Trump (e dal brasiliano Jair Bolsonaro). E' quanto emerge da uno studio condotto su 96mila persone in tutto il mondo e pubblicato oggi su Lancet. I due farmaci aumentano significativamente anche le probabilità che il paziente sviluppi aritmia che può portare a morte per arresto cardiaco improvviso, dimostrano i dati raccolti da Mandep Mehera, dell'Università di Harvard e del Brigham and Women's Hospital, insieme ai colleghi di altri istituti internazionali, anche europei. "Se c'è mai stata speranza in questo farmaco, questo studio ci mette una croce sopra. Non c'è alcuna ragione di essere ottimisti sulla possibilità che possa essere usato nella prevenzione o nella cura del Covid-19", ha commentato David Maron, direttore di cardiologia preventiva alla Facoltà di medicina dell'Università di Standford. 

"Dopo la pubblicazione su Lancet di uno studio che avvisa dell'inefficacia e dei rischi di alcuni trattamenti per il Covid-19, compresa l'idrossiclorochina, ho chiesto al Consiglio superiore della sanità pubblica francese di analizzarlo e propormi entro 48 ore una revisione delle regole per la prescrizione". Così ministro della sanità francese Olivier Veran su Twitter sull'uso di un popolare farmaco per la malaria, la clorochina, come trattamento con coronavirus.