Cronache
Coronavirus, oltre 5mila contagi: 1145 nuovi positivi
CORONAVIRUS, ISS: SOLO 2% PAZIENTI DECEDUTI NON HA ALTRE MALATTIE. LETALITA' IN ITALIA PIU' BASSA CHE IN CINA
Coronavirus: governo lavora a Dpcm, testo atteso entro domenica mattina
Governo ancora al lavoro sul nuovo Dpcm per il contrasto dell'emergenza Coronavirus. Il provvedimento, si apprende in ambienti della maggioranza, sarà definito nelle prossime ore. Al massimo, entro domattina.
CORONAVIRUS: BORRELLI, 'TRASFERIMENTO PAZIENTI NON COVID-19 DA LOMBARDIA AD ALTRE REGIONI'
"Oggi si è data assistenza alle regioni, in particolare alla Lombardia che ha una situazione di sofferenza negli ospedali, e ci aspettiamo che ci possa essere chiesto il trasferimento di pazienti in altre regioni". Lo ha affermato il commissario straordinario per l'emergenza coronavirus, Angelo Borrelli, nel corso del punto stampa quotidiano. In particolare, "la Lombardia chiederà di trasferire in altre regioni un numero di pazienti in terapia intensiva non affetti da coronavirus. Potrebbe esserci e credo ci sarà questo trasferimento di pazienti".
CORONAVIRUS: ISS, LETALITA' IN ITALIA PIU' BASSA CHE IN CINA
L'aggiornamento dei dati conferma che in tutte le fasce di età la letalità nella popolazione italiana è più bassa rispetto a quella osservata in Cina. Lo evidenzia l'analisi dei dati dei 155 pazienti italiani deceduti al 6 marzo condotta dall'Istituto superiore di sanità, che aggiorna quella condotta su 105 casi resa nota il 5 marzo. La letalità complessiva in Italia sui 155 casi risulta invece del 2,9% contro il 2,3% della Cina. Il dato generale - fa notare l'Iss - è più alto nella popolazione italiana perché l'età media della popolazione italiana è maggiore rispetto a quella cinese (44 vs 37 anni - stime Who 2013) e in Italia c'è un maggior numero di malati con età superiore agli 80 anni. "L'analisi di questi dati consente di effettuare valutazioni sulle quali stabilire raccomandazioni e comportamenti - sottolinea il presidente Iss Silvio Brusaferro - pertanto è fondamentale che venga aggiornato costantemente il sistema di sorveglianza con le cartelle cliniche dei deceduti da parte degli ospedali". Per quanto riguarda la mortalità legata al virus, i dati aggiornati confermano quelli del primo studio. L'età media dei pazienti deceduti e positivi a Covid-19 è 81,4. Le donne sono 48 (31%). Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 3,6. I decessi avvengono in grandissima parte dopo gli 80 anni e in persone con importanti patologie pre-esistenti: nel dettaglio la mortalità è del 14,3% oltre i 90 anni, dell'8,2% tra 80 e 89, del 4% tra 70 e 79, dell'1,4% tra 60 e 69 e dello 0,1% tra 50 e 59, mentre non si registrano decessi sotto questa fascia d'età. Complessivamente, 21 pazienti (15,5% del campione) presentavano 0 o 1 patologia, 25 (18,5%) presentavano 2 patologie e 70 (60,3%) presentavano 3 o più patologie; per 19 pazienti non è stato ancora possibile recuperare ad oggi l'informazione. Ipertensione e cardiopatia ischemica si confermano le patologie più frequenti.
CORONAVIRUS: BORRELLI, 'POSSIBILE SPOSTAMENTO PAZIENTI DA LOMBARDIA AD ALTRE REGIONI'
= Roma, 7 mar. (Adnkronos) - "Oggi si è data assistenza alle regioni, in particolare alla Lombardia che ha una situazione di sofferenza negli ospedali e ci aspettiamo che ci possa essere chiesto il trasferimento di pazienti in altre regioni". Lo ha affermato il commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus Angelo Borrelli nel corso del punto stampa quotidiano.
Coronavirus: Iss, ancora no evidenze rallenta con il caldo
“Il possibile rallentamento dei contatti nella bella stagione potrebbe essere favorito dal fatto che si può svolgere una vita sociale maggiormente all’aperto, andare in campagna. In questo periodo invece è più frequente stare in luoghi chiusi. Non abbiamo però ancora evidenze del fatto che il caldo possa influire sul rallentamento del virus”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro.
CORONAVIRUS: ISS, SOLO 2% PAZIENTI DECEDUTI NON HA ALTRE MALATTIE'
"Le analisi che stiamo conducendo sui pazienti morti con infezione da coronavirus ci mostrano come le persone che muoiono siano anziane, con un'età media di 81 anni, prevalentemente maschi e portatori di più patologie: oltre l'80% ha più di due malattie, il 60% ne ha più di tre e solo il 2% non ne aveva nessuna. Si tratta soprattutto di 80-90enni, le figure più fragili". Ad affermarlo il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, in conferenza stampa alla Protezione civile sull'emergenza coronavirus.
Coronavirus: 1.145 nuovi contagi, doppio di venerdì
Sono 1.145 i nuovi contagi da coronavirus censiti oggi dalla Protezione Civile. Quasi il doppio del dato registrato ieri con 620 nuovi contagi. In totale le persone attualmente positive sono 5.061, ieri erano 3.916. “Si sono aggiunti in Lombardia più di 300 casi positivi sul laboratorio di Brescia che non erano stati conteggiati nei giorni scorsi”, ha specificato il capo della Protezione civile Angelo Borrelli
Coronavirus: 5.883 casi sin qui registrati in Italia
Complessivamente sono 5.883 i casi di contagio da coronavirus sinora registrati in Italia. A questo numero si arriva sommando i positivi attuali, i guariti e i deceduti.
Coronavirus: Iss, anziani stiano in casa e pochi contatti
“I dati ci dicono che il tasso di mortalità riguarda soprattutto le persone più anziane,sopra gli 80 anni. La raccomandazione soprattutto per loro è stare nel propria abitazione, uscire se necessario ma evitando bene contatti con altre persone”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro.
CORONAVIRUS: MEDICI TERAPIE INTENSIVE LOMBARDIA, 'SITUAZIONE AL LIMITE'
I medici delle terapie intensive lombarde in prima linea contro i contagi da nuovo coronavirus denunciano "una situazione al limite", una "pressione oltre ogni misura" che riduce "a livelli prossimi allo zero" altre attività sanitarie, mettendo "in pericolo la sopravvivenza non solo dei malati di Covid, ma anche di quella parte di popolazione che in condizioni normali si rivolge al sistema sanitario per le cure di eventi acuti o cronici di qualsivoglia natura". E' il grido di dolore lanciato dal Coordinamento delle terapie intensive della Lombardia, in un documento inviato oggi al governatore Attilio Fontana, al quale viene chiesto di portarlo all'attenzione del Governo e al commissario per l'emergenza coronavirus, Angelo Borrelli. "L'epidemia di Covid-19 esordita il 20 febbraio nell'area di Codogno è ormai estesa a tutta la Regione Lombardia con possibilità di diffondersi a tutto il territorio nazionale", avvertono gli specialisti che chiedono "l'immediata adozione di drastiche misure finalizzate a ridurre i contatti sociali e utili al contenimento dell'epidemia. In assenza di tempestive e adeguate disposizioni da parte delle autorità - ammoniscono - saremo costretti ad affrontare un evento che potremo solo qualificare come una disastrosa calamità sanitaria".
"Si tratta di un evento grave - si legge nella lettera sottoscritta dai rappresentanti delle terapie intensive lombarde, secondo quanto riporta Palazzo Lombardia - che mette in pericolo la sopravvivenza non solo dei malati di Covid, ma anche di quella parte di popolazione che in condizioni normali si rivolge al sistema sanitario per le cure di eventi acuti o cronici di qualsivoglia natura. Le strutture sanitarie sono sottoposte a una pressione superiore ad ogni possibilità di adeguata risposta. Nonostante l'enorme impegno di tutto il personale sanitario e il dispiegamento di tutti gli strumenti disponibili, una corretta gestione del fenomeno è ormai impossibile". "Le attività ambulatoriali, la Chirurgia non urgente, i ricoveri nelle medicine - elencano i medici - si sono ridotte a livelli prossimi allo zero. L'intera rete delle terapie intensive è stata ristrutturata, creando strutture dedicate nelle quali, completamente bardati per difendersi dall'infezione, si lavora con grande fatica per assistere malati gravi e gravissimi, la cui vita dipende da apparecchiature tecnologicamente complesse disponibili purtroppo in numero limitato".
CORONAVIRUS: SPALLANZANI, CASI POSITIVI IN BUONE CONDIZIONI TRANNE 8 POLMONITI
"Tutti i ricoverati sono in condizioni cliniche stabili, a eccezione di otto che presentano polmonite interstiziale bilaterale in terapia antivirale e che necessitano di supporto respiratorio. Il quadro clinico di alcuni di loro è stabile o in netto miglioramento". Lo riferisce il bollettino odierno dell'Istituto Spallanzani di Roma. I pazienti in osservazione in Istituto sono 26.
CORONAVIRUS: FONTANA E SINDACI LOMBARDIA, 'DAL GOVERNO SUBITO REGOLE CERTE E CHIARE'
''Subito regole certe, chiare e inequivocabile da trasferire ai nostri cittadini''. E' il messaggio che i 12 sindaci dei capoluoghi di provincia della Lombardia hanno chiesto al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, di trasferire al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al governo. La richiesta è arrivata nel corso della riunione che ha raggruppato in teleconferenza i primi cittadini di Bergamo (Giorgio Gori), Brescia (Emilio Del Bono), Como (Mario Landriscina), Cremona (Gianluca Galimberti), Lecco (Virginio Brivio), Lodi (Sara Casanova), Mantova (Mattia Palazzi), Milano (Giuseppe Sala), Pavia (Mario Fabrizio Fracassi), Sondrio (Marco Scaramellini) e Varese (Davide Galimberti) oltre che il presidente dell'Anci Lombardia, Mauro Guerra, e dell'Upl, Vittorio Poma. Nel corso dell'incontro "mi è stato raccomandato di ottenere risposte in tempi rapidissimi, visto che domani sera scade la validità del Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che contiene le attuali restrizioni previste in Lombardia e nella 'zona rossa''', spiega Fontana. ''I sindaci, alla luce dei dati relativi alla diffusione del contagio e della 'pressione' del crescente numero dei malati nelle strutture ospedaliere, puntualmente inviati al governo e al commissario Angelo Borrelli hanno sostenuto la necessità di mettere in campo misure stringenti e rigorose in base alle quali si possano chiedere sacrifici alle comunità. E' chiaro che ciò può avvenire solo in presenza di indicazioni rapidissime'', ha sottolineato Fontana. "Questa situazione, che si fa di giorno in giorno più critica, si vince solo con la compattezza delle istituzioni, ma soprattutto con la consapevolezza e il contributo fattivo dei cittadini''.
CORONAVIRUS: SPALLANZANI, DIMESSI 252 PAZIENTI FRA GUARITI E NEGATIVI
"I pazienti, a oggi dimessi, che hanno superato la fase clinica e che sono negativi per la ricerca dell'acido nucleico del nuovo coronavirus sono 252". Lo si legge nel bollettino odierno dell'Istituto Spallanzani di Roma. "In giornata - prosegue la nota - sono previste le dimissioni di diversi pazienti già negativi al primo test e comunque asintomatici".
Coronavirus: Spallanzani, 37 positivi ricoverati
"In questo momento sono ricoverati 73 pazienti presso il nostro Istituto. I pazienti Covid positivi sono in totale 37. I pazienti in osservazione sono 26". Lo si legge nel bollettino medico diramato oggi dallo Spallanzani.
CORONAVIRUS: IN VATICANO UN SOLO PAZIENTE POSITIVO AL COVID-19
In Vaticano il caso di positività al Covid-19 resta uno solo. Il paziente che l'altro ieri si è recato al Fas, l'ente che assicura l'assistenza sanitaria per il personale ecclesiastico, religioso e laico, in servizio e in quiescenza della Città del Vaticano, e che ora si trova ricoverato. Chi ha interagito con lui nei locali sanitari è in quarantena in via cautelativa. Sempre ieri, a quanto si apprende da fonti vaticane, era stato registrato un caso sospetto in Segreteria di Stato. Si è immediatamente provveduto a fare il tampone alla persona che ha dato esito negativo. Ad ogni modo, la sezione nella quale lavora il paziente - risultato negativo al test - in via cautelativa è stato chiusa e sottoposta a sanificazione come prevede il protocollo sanitario per l'emergenza coronavirus.
CORONAVIRUS: GOVERNO VALUTA NORME NAZIONALI ANTI-ASSEMBRAMENTI
Una nuova stretta per arginare la diffusione del Covid-19 sarà contenuta nel Dpcm che il premier Giuseppe Conte dovrebbe firmare in giornata. Fra le misure di cui avrebbe parlato nel corso della notte con i ministri durante il Cdm, a quanto apprende l'Adnkronos, l'ipotesi di istituire nuove zone rosse, attenzionati i comuni di Alzano e Nembro, ma anche zone gialle più diffuse, ormai quasi una certezza. Nonché una nuova stretta per tutti: "Ci saranno norme più restrittive per l'intero territorio nazionale - spiega una fonte di governo - per limitare le ipotesi di assembramenti".
CORONAVIRUS: PRIMI DUE CASI POSITIVI NEL MESSINESE
Due i casi di Coronavirus nel messinese. Un anziano, che ora si trova nella sua abitazione, e' risultato positivo al tampone effettuato all'ospedale Papardo. "Si tratta di un professore universitario in pensione che ha contratto il coronavirus mediate suo figlio proveniente dall'estero" come scrive nella sua pagina social il sindaco di Messina, Cateno De Luca. Il tampone sara' inviato a Catania per una verifica. Ieri sera, un altro caso, a S. Agata Militello. Un vigile del fuoco che e' stato ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto.
CORONAVIRUS: TURISTA BERGAMASCA RICOVERATA A PALERMO, OSPEDALE 'CONDIZIONI INVARIATE'
Restano invariate le condizioni della turista bergamasca ricoverata nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale Cervello. La donna in vacanza in città e risultata positiva ai test per Coronavirus, è "senza febbre e in buone condizioni generali", spiegano dal nosocomio. Restano in quarantena in hotel gli altri componenti del gruppo che insieme a lei erano arrivati nel capoluogo siciliano per trascorrere qualche giorno alla scoperta della Palermo arabo-normanna. Per loro, però, presto si potrebbero riaprire le porte dell'albergo: i tamponi eseguiti di nuovo nei giorni scorsi sono risultati tutti negativi.
CORONAVIRUS: TRIESTE, POSITIVA OSPITE DI STRUTTURA PER ANZIANI
Una signora di 87 anni, ospite della struttura comunale per anziani Casa Serena, è risultata positiva al Coronavirus. Lo rende noto il Comune di Trieste - Dipartimento Servizi e Politiche Sociali, riferendo che l'accertamento ha peraltro avuto luogo all'Ospedale di Cattinara dove l'anziana, già ricoverata per altra patologia, era stata sottoposta a un tampone di routine. A Casa Serena, riferisce ancora il Comune, sono state disposte e sono in corso tutte le opportune misure di profilassi e controllo sugli ospiti e sul personale della struttura. L'Amministrazione comunale sta già informando i parenti degli ospiti.
CORONAVIRUS: MALDIVE CHIUDE DA SABATO A CHI ARRIVA DA DALL'ITALIA
Le Autorità maldiviane, nell'ambito delle misure adottate per la prevenzione del contagio da Covid-19, hanno annunciato il divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall'Italia a partire dalla mezzanotte di sabato 7 marzo. Le autorità locali, si legge sul sito 'Viaggiare sicuri' della Farnesina, hanno inoltre temporaneamente sospeso l'ingresso nel Paese per i cittadini stranieri che risultino aver soggiornato - o anche solo transitato - nella Repubblica Popolare Cinese. Tale misura viene applicata anche a coloro che risultino aver soggiornato nella Repubblica Popolare Cinese e che siano transitati successivamente in altri Paesi prima di arrivare alle Maldive. Le autorità locali hanno inoltre deciso di sospendere temporaneamente, fino a nuovo ordine, l'ingresso alle Maldive per i viaggiatori provenienti o in transito dai seguenti Paesi: Iran e Corea del Sud limitatamente alle aree colpite dalla diffusione del coronavirus. A questo riguardo, si raccomanda di contattare la compagnia aerea di riferimento. Le autorità locali hanno disposto inoltre il divieto di sbarco per le navi da crociera. I cittadini delle Maldive in rientro da aree affette dal coronavirus saranno invitati ad osservare un periodo di quarantena all'arrivo.