Cronache
Coronavirus,fase 2: stop per per dentisti e bar, via libera ai notai
Un documento dell'Inail stabilisce l'indice di rischio delle varie attività. Scuole e Università apriranno per ultime, insieme a ristoranti e parrucchieri
Coronavirus,semaforo delle riaperture. Rosso per dentisti e bar, verde per notai
L'emergenza Coronavirus continua in Italia, ma bisogna anche pensare a come si articolerà la "fase 2", un lavoro importante in questo senso è stato fatto dall'Inail - come riporta Repubblica, che aiuta il comitato tecnico scientifico della Protezione Civile per capire i criteri da utilizzare per le riaperture, una sorta di semaforo del possibile rischio.
Dal rosso dei settori più delicati, al verde di quelli con meno problemi, passando per i gialli che mantengono una componente media di possibili contagi tra le persone. Quello più alto, appunto di livello rosso, riguarda, ad esempio i locali pubblici come ristoranti e bar, per i quali già quando vennero decise le prime chiusure si ipotizzarono misure per ridurre il numero degli avventori così da distanziarli, ma anche dentisti e parrucchieri. In questo caso si tratta di professionisti il cui lavoro prevede di avvicinarsi molto a clienti e pazienti. E poi, il rischio alto è previsto per la scuola e l’università ed è legato all’aggregazione degli alunni e degli insegnanti. Sono un po’ meno a rischio custodi e altro personale scolastico ma comunque è tutto il sistema dell’istruzione ad essere considerato pericoloso per la diffusione del coronavirus.
Il rischio medio - prosegue Repubblica - riguarda i commessi e in generale gli esercenti che lavorano al dettaglio ma anche le fabbriche e gli uffici, ammesso che facciano anche smart working e quindi parte dei lavoratori si trovino a casa.
Infine ci sono le attività contrassegnate con il codice verde. Anche queste non apriranno adesso ma quando si deciderà di allentare le misure potrebbero essere le prime a ripartire. Ad esempio i mobilifici, ma anche attività legali, di contabilità e assicurative. Va ricordato che varie misure, come ad esempio un limite al numero di clienti contemporaneamente presenti nelle varie attività, l’uso delle mascherine, le sanificazioni e altre strategie possono modulare il rischio in tutte le categorie, riducendolo.