Cronache
"Cose a 3 in onore della trinità". Rupnik, la Chiesa cancella le sue opere?
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
L'artista e teologo è accusato di molestie sessuali da diverse donne. Ora il Vaticano valuta se oscurare i suoi lavori, ben 220. Alcuni anche in Vaticano
Il 9 giugno scorso, l’artista è stato espulso dalla Compagnia di Gesù, e gli è stato revocato il dottorato ad honorem dell’Università pontificia del Paraná. Di fronte a questa catastrofe, ci si è cominciati a domandare se sia possibile lasciare le sue opere là dove stanno: per esempio a Lourdes, dove si recano a pregare proprio le vittime degli abusi del clero. Pochi giorni fa, dal Vaticano è filtrata la notizia che una riunione del Dicastero delle Comunicazioni avrebbe stabilito “che nulla impedisce l’uso continuato dei mosaici di Rupnik: l’opera d’arte va giudicata per i propri meriti, e deve essere dissociata dalla vita personale dell'artista".
Quelle figure tutte simili, dalle inquietanti pupille scure, - si interroga Montanari su Il Fatto - sono davvero un'apertura all'arte di oggi, o sono un surrogato curiale imposto da Roma a tutta la cattolicità, uccidendo quella diversità, quell'esser personale, che è inseparabile dal fare arte? E su tutto questo che, finalmente, si dovrebbe discutere.