Cronache
Covid, Mef sospende le multe per i non vaccinati
Dl Aiuti: da Mef via libera a proposta sospensione multe non vaccinati. Sindacato medici, 'stop mascherine in ospedale rischio da non correre'
Mf, sospensione delle multe ai non vaccinati fino al 30 giugno
Il ministero dell'Economia e delle Finanze, terminata la sua istruttoria, ha inviato al Dipartimento per i rapporti con il parlamento una proposta emendativa ai fini della presentazione al disegno di legge di conversione del decreto-legge aiuti ter in esame alla camera. La proposta - si legge in una nota di Via XX Settembre - sospende fino al 30 giugno 2023 le attività e i procedimenti di irrogazione della sanzione nei casi di inadempimento dell’obbligo vaccinale Covid-19.
Covid: sindacato medici, 'stop mascherine in ospedale rischio da non correre'
"L'epidemia da Covid-19 non è finita, anche se al momento la pressione ospedaliera è sotto controllo. Per questo abbassare la guardia, ipotizzando di abolire l'obbligo delle mascherine negli ospedali, sarebbe un rischio che non possiamo correre anche perché proprio negli ospedali ci sono i soggetti più fragili e più a rischio. Non vorremmo rischiare di tornare potenziali untori seppur inconsapevoli". A sottolinearlo è il segretario nazionale del sindacato dei medici dirigenti del Servizio sanitario nazionale Anaao Assomed, Pierino Di Silverio.
"La vera emergenza - osserva in una nota - è piuttosto la campagna vaccinale che occorre sia incrementata e sulla quale occorre spingere per evitare di rivivere momenti drammatici che ci hanno segnato profondamente e dei quali viviamo un amaro e doloroso ricordo. Almeno noi che operiamo sul campo".
Covid: Ordine medici, 'ok ritorno a normalità ma su mascherine regole certe
"Condividiamo l'auspicio del Governo e del ministro della Salute, Orazio Schillaci, teso a far tornare il Paese alla normalità. Sulle mascherine, tuttavia, chiediamo chiarezza: in questo momento sono ancora opportune disposizioni certe e uguali sul territorio, definite a livello centrale, per prevenire inutili incomprensioni con i cittadini". A sollevare il tema è Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo). Fra due giorni scadrà l'obbligo di indossare questi dispositivi di protezione negli ospedali e l'avvicinarsi di questa data viene vissuto con non poche preoccupazioni da diverse parti.
Il numero uno dei medici italiani interviene sul tema della riconferma o meno del provvedimento e spiega in una nota: "Alleggerire le regole, in un contesto epidemiologico che lo rende possibile, significa anche ridurre quella che l'Organizzazione mondiale della sanità definisce la 'pandemic fatigue', la demotivazione a seguire i comportamenti protettivi utili. È quindi una scelta saggia sotto diversi punti di vista. Una scelta che, come ha detto lo stesso ministro, va sempre portata avanti nel rispetto dei più fragili". E "l'adozione delle mascherine nelle strutture sanitarie è una misura che protegge i sanitari e i pazienti, soprattutto i più vulnerabili".
"È vero che, anche se l'obbligo dovesse decadere, i direttori sanitari, sentiti i medici competenti e i responsabili del servizio di prevenzione e protezione, potrebbero ugualmente decidere di mantenere la prescrizione - ragiona Anelli - La preoccupazione è che, non essendoci più una regola nazionale, i cittadini rimangano disorientati, e si sentano in diritto di contestare o non rispettare le disposizioni adottate nelle singole strutture. Questo aumenterebbe sicuramente i fraintendimenti, e a farne le spese sarebbero i pazienti e gli operatori. Uscire dalla fase dell'emergenza non significa abbassare la guardia - conclude - e siamo certi che il nuovo Governo e il ministro Schillaci sapranno prendere le decisioni più giuste e opportune per governare questa fase con senso di responsabilità e con l'obiettivo della salute e sicurezza dei cittadini".