Cronache

Csm, Palamara: "La riforma Bonafede non serve. Paese dominato dall'illegalità"

L'ex boss di Unicost ammette: "Non c'è nessuna relazione salda tra diritto e giustizia in Italia. I pm oggi sono Ras incontrastati"

Csm, Palamara: "La riforma Bonafede non serve. Paese dominato dall'illegalità"

Il caso Palamara continua a tenere banco. Dopo l'espulsione dell'ex boss di Unicost a processo a Perugia, cacciato dall'Anm, adesso anche una ventina di magistrati coinvolti nelle intercettazioni con Luca Palamara rischiano provvedimenti disciplinari per la vicenda delle nomine pilotate all'interno dell'Anm. Lo stesso Palamara, in un'intervista al Riformista spiega la reale situazione della giustizia in Italia e il quadro che ne esce è allarmante.

"Viviamo in un Paese dominato dalla illegalità e dalla discrezionalità. Forse è bene dire: dall’arbitrio. Non c’è nessuna relazione salda tra diritto e giustizia. Ciascuno di noi sa che se nella sua vita a un certo punto incontra la macchina della giustizia, il suo destino non dipenderà da fattori oggettivi ma dall’atteggiamento, o dagli interessi, del Pm che gli sarà capitato (o dal quale sarà stato scelto). "Tutte queste cose - spiega Palamara - si sapevano e venivano considerate ordinaria amministrazione. I politici e i giornalisti sapevano tutto, ma tacevano, per convenienza, per infingardia, per pigrizia o per codardia. Serve una riforma fatta con l’accetta. Non certo la riforma Bonafede. Innanzitutto la separazione delle carriere e un meccanismo che ponga sotto controllo lo strapotere dei Pm, che oggi sono Ras incontrastati".