Cyberspionaggio, non violate le mail di Renzi e Draghi. Gli Occhionero negano
CYBERSPIONAGGIO, NON VIOLATE LE MAIL DI RENZI E DRAGHI
Giulio Occhionero e la sorella Francesca Maria non hanno avuto accesso alla posta elettronica di Matteo Renzi, Mario Draghi e Mario Monti. Hanno fatto dei tentativi nei mesi scorsi ma, stando a quanto verificato, allo stato degli atti, dalla Procura di Roma e dalla Polizia Postale, non sono riusciti ad andare oltre. E a chi indaga non risulta affatto che il cellulare dell'ex premier sia stato violato o abbia subito intrusioni. E' anche vero pero' che i dati acquisiti sino ad ora dagli inquirenti sul conto dei due fratelli sono assolutamente parziali: la maggior parte del materiale conservato nel suo pc da Occhionero a Roma e' stato cancellato in maniera pressoche' definitiva, mentre tutto cio' che era contenuto nei server americani e' oggetto di una rogatoria che si annuncia lunga e complessa.
DIFESA OCCHIONERO: "STORIA ANCORA DA SCRIVERE"
Giulio Occhionero "ha negato ogni addebito e fornito chiarimenti su quei server che aveva all'estero per ragioni di lavoro. Questa e' una vicenda che e' ancora tutta da scrivere". Lo ha spiegato ai giornalisti l'avvocato Stefano Parretta, al termine del'interrogatorio sostenuto dall'ingegnere nucleare arrestato con la sorella per una presunta attivita' di cyberspionaggio. Per il penalista "non c'e' nessuna evidenza di dati acquisiti illecitamente perche' le mail sono evidentemente pubbliche e quindi accessibili da chiunque. Il mio assistito ha negato di avere svolto attivita' illecite. Quanto agli scatoloni relativi alla documentazione sequestrata dalla Polizia, si tratta della contabilita' della societa' di Occhionero. Se voi leggete l'ordinanza cautelare, si parla solo di indirizzi di posta, dati pubblici che tutti possiamo avere".