Cronache
Da Mani Pulite al Qatar-gate, gli avvocati: "E la presunzione d'innocenza?"
Vinicio Nardo lancia il convegno del 17 gennaio al Palazzo di Giustizia di Milano, in collaborazione l'Ordine dei Giornalisti
Trent'anni dopo Tangentopoli, il tema torna d'attualità: avvocati e giornalisti a confronto
“Trent’anni dopo Mani Pulite e in piena fase di applicazione delle nuove regole sulla presunzione di innocenza volute dalla Cartabia, l’inchiesta di Bruxelles sulle influenze di Qatar e Marocco sul Parlamento Europeo sembra una macchina del tempo.” Il commento del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Avv. Vinicio Nardo, sulla metodologia dell’inchiesta che dall’inizio di dicembre scuote le istituzioni europee e l’opinione pubblica.
L’Ordine degli Avvocati di Milano ne parlerà insieme all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia nell’evento che si terrà a Palazzo di Giustizia martedì 17 gennaio.
“Poco meno di un anno fa a Milano e non solo ricordavamo i 30 anni di quell’inchiesta di Mani Pulite che rappresenta il punto di snodo tra il prima e il dopo di una parte della storia della giustizia e in particolare di quella mediatica in Italia,” afferma il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, avv. Vinicio Nardo, ”ma in questo ultimo mese, da quando è esplosa sui giornali di tutta Europa l’inchiesta di Bruxelles sulle influenze di Qatar e Marocco sul Parlamento Europeo sembra a tutti noi avvocati di essere in una macchina del tempo. Mentre un anno fa analizzavamo come fossero cambiate le cose rispetto a quegli anni di Tangentopoli - e non a caso assistevamo proprio nell’anno dell’anniversario di Mani Pulite al varo delle nuove regole sulla presunzione di innocenza che il Ministro Cartabia aveva inserito tra i cambiamenti fortemente voluti per la Giustizia italiana - oggi seguiamo un’inchiesta che, al di là del merito ci dà la sensazione che nel metodo il film già visto 30 anni fa si ripeta nonostante tutto".
"In particolare, simile rispetto ad allora sembra la metodologia dell’inchiesta guidata dalla magistratura belga che procede, da quello che apprendiamo, attraverso azioni forti e di cui a volte, come nel caso dei familiari degli indagati, non si comprende finanche quale reato sia contestato. Simile sembra anche la pubblicità che, a dispetto delle regole ferree della Cartabia sulla presunzione di innocenza, hanno alcuni dettagli particolarmente spettacolari che emergono dall’inchiesta belga; e ciò a dispetto della laconicità dimostrata anche nei confronti dell’Autorità Giudiziaria italiana investita del mandato di arresto europeo. Insomma, per paradosso, oggi in Italia sembriamo avere la gogna mediatica (che lambisce finanche le prerogative del Parlamento europeo) ed insieme l’assenza di controllo giurisdizionale e sociale.
“Proprio perché il mondo degli avvocati”, rilancia il Presidente dell’Ordine Vinicio Nardo “è così interessato a questa macchina del tempo e soprattutto a cosa ci insegni anche sulla applicazione delle nuove regole sulla presunzione di innocenza, ne parleremo insieme all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia nell’evento che abbiamo organizzato a Palazzo di Giustizia martedì 17 gennaio. Perché a differenza del '92 oggi abbiamo tutti gli strumenti per affrontare subito questi temi con consapevolezza e cercando di mettere sempre i diritti al centro, da quelli dell’informazione a quelli dei cittadini e delle istituzioni coinvolti nelle inchieste.”
L’incontro sulla presunzione di innocenza del 17 gennaio organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Milano e dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia si terrà dalle 14 alle 17 nell’aula conferenze di Palazzo di Giustizia. Sono invitati giornalisti e avvocati. I relatori saranno il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano Vinicio Nardo, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia Riccardo Sorrentino, il Presidente della Camera Penale di Milano Andrea Soliani, Edmondo Bruti Liberati e Guido Camera. Saranno moderati dalla giornalista de LaPresse, Benedetta Dalla Rovere.