Cronache

Domodossola, ha ammazzato suo figlio con una katana: condannata a 24 anni

La vicenda ha scosso la comunità di Pallanzeno: a pochi giorni dalla morte del marito, la donna ha sedato e poi uccio il figlio, tossico e vessatore

La Corte d'Assise di Novara ha condannato questa mattina a 24 anni di carcere Vittoria Gualdi, la donna 67enne di Pallanzeno, comune dell’Ossola, che nel luglio dello scorso anno aveva ammazzato il figlio Elvis Motetta, di 48 anni, con una katana.

I pubblici ministeri Fabrizio Argentieri e Sveva De Liguoro avevano chiesto l’ergastolo, mentre la difesa aveva chiesto l'assoluzione o in subordine la derubricazione del reato in eccesso colposo di legittima difesa. La vicenda aveva suscitato sconcerto nella piccola comunità di Pallanzeno, non lontano da Domodossola (Vb).

La donna, rimasta vedova pochi giorni prima del delitto e in stato di forte prostrazione psicologica, non aveva retto lo stress delle ennesime angherie del figlio che da molti anni era un vero e proprio peso per i suoi genitori, a causa di gravi problemi con la tossicodipendenza. Continue richieste di denaro, atteggiamenti violenti e minacciosi, ai quali il padre Ermanno, mancato a causa di un infarto all'inizio di luglio del 2020, riusciva a tenere testa, sia pure a fatica, ma che la madre non ha più sopportato. Il processo ha accertato anche le circostanze del delitto: la Gualdi aveva stordito il figlio con alcuni medicinali e poi l’aveva colpito più volte con una spada giapponese e con un coltello. Secondo l’accusa la donna aveva premeditato il delitto, perché riteneva il figlio responsabile della morte del marito. La corte ha invece escluso la premeditazione e ha concesso le attenuanti generiche. La difesa ha annunciato appello.