Cronache
"Ndrangheta, si è pentito "Occhi di Ghiaccio", il più spietato boss di Rossano


Una carriera criminale iniziata a 21 anni: e per tre, prima di essere catturato nel 2010 a Bologna, è stato latitante
Si è pentito Nicola Acri, 42 anni, conosciuto come "Occhi di ghiaccio", boss della 'ndrangheta di Rossano, considerato tra i più spietati killer calabresi e già schedato come uno dei 100 latitanti più pericolosi.
Una carriera criminale, la sua, cominciata quando aveva appena 21 anni ed era considerato già a capo della cosca di Rossano. Per tre anni, prima di essere catturato nel 2010 a Bologna, è stato latitante. Dopo dieci anni di carcere duro ha scelto di collaborare e di parlare con la Dda di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri.
Una collaborazione recentissima nell'ambito della quale Acri ha reso dichiarazioni su gravi fatti di sangue che lo hanno visto protagonista. Occhi di ghiaccio è stato infatti condannato per diversi reati, dall'associazione mafiosa all'omicidio, all'ergastolo con sentenza definitiva. Acri è ritenuto l'autore di una serie di spietati omicidi compiuti tra il 1999 e il 2001 nella Sibaritide, e i Carabinieri lo catturarono alla periferia di Bologna alla fine del 2010. Oggi si è svolta in corte d'Assise d'Appello l'udienza del processo sul duplice omicidio di Giuseppe Cristaldi e Biagio Nucerito, assassinati il giorno dell'Epifania del 1999. Il sostituto procuratore generale Luigi Maffia ha chiesto di mettere agli atti i verbali del collaboratore e di sentire lo stesso nel corso del processo. Si è opposta la difesa che ha chiesto la ricusazione del collegio il quale a sua volta si è riservato di decidere rinviando l'udienza a settembre.