Cronache
Eitan Biran, il giudice: "La zia non ostacoli gli incontri con i nonni"
E' il secondo invito che il magistrato rivolge agli zii paterni. Per Aya e il marito i Peleg sarebbero pericolosi per il bimbo
Eitan torna in Italia, mentre a Tel Aviv può stare anche coi Peleg: il giudice invita per la seconda volta la zia Aya a non ostacolare gli incontri con i nonni
Si tratta del secondo provvedimento in due giorni con cui il giudice israeliano invita la zia affidataria Aya Biran a far incontrare Eitan, il bambino di sei anni unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, coi nonnni materni Schmuel Peleg ed Esther Cohen. La notizia arriva da una fonte legale. Già ieri il magistrato, lo stesso che ha deciso che il piccolo deve tornare in Italia con gli zii ma la sentenza è sospesa e non esecutiva in attesa dell'appello, aveva intimato ad Aya di portare Eitan ai nonni entro le 16, sulla base dei turni stabiliti.
Per il momento, la donna ha deciso di tenere con sé il bimbo perché, a quanto è trapelato da fonti legali, ritiene i Peleg "pericolosi" per il nipote. Un atteggiamento che, secondo i nonni, sarebbe speculare a quello contestato da Aya ai Peleg, accusati di avere sequestrato il bambino dal ramo familiare che vive nel Pavese, disattendendo così una sentenza italiana.
Il verdetto d'appello dovrebbe arrivare nel giro di pochi giorni e, nell'attesa, i contendenti dovrebbero continuare a vedere in modo alternato il piccolo orfano, tre giorni a testa. Da ieri sarebbe scattato il turno dei nonni.