Cronache
Elezioni Roma, la destra delude pure i supporter. Cremonesi: "E' senza idee"
Il manager romano rimpiange Bertolaso e dice: "Peccato che Calenda finirà come Marchini, perché è un nome valido"
Elezioni Roma, centro-destra lento e incapace di scegliere un candidato forte e conosciuto. O peggio ancora, senza nemmeno la voglia di arrivare al ballottaggio. Insomma "senza idee", taglia corto Cremonesi, che certo non è un avversario.
A bombardare Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, è Giancarlo Cremonesi, manager e imprenditore romano, che ha guidato la Camera di Commercio di Roma e l'Acea. In un'intervista rilasciata al Messaggero, lui che non ha mai nascosto la sua simpatia per l'area di centro che guarda a destra, critica senza remore l'atteggiamento di Salvini, Meloni e Berlusconi che hanno perso tempo utile senza riuscire a mettersi d'accordo, che si sono lasciati sfuggire Guido Bertolaso, “l'uomo dell'emergenza che avrebbe potuto dare una svolta alla situazione emergenziale della città” e che, senza molte idee, stanno tirando fuori dal cappello “nomi sconosciuti”. Le mosse del centrodestra sono “deludenti” e “se si punta sul nome di una persona che non è conosciuta ai più – spiega – in tanti sono portati a pensare che non si voglia nemmeno andare al ballottaggio”.
Qual è allora la scelta giusta da fare? Secondo il manager, il centrodestra dovrebbe puntare su un nome civico ma strutturato, “che sappia amministrare, sappia come affrontare una città che deve rinascere da un bombardamento”. E delle ipotesi lanciate nelle ultime ore? “Un conto è fare l'intrattenitore nei talk show, un altro è amministrare una situazione complessa come quella della nostra città”, dice senza giri di parole alludendo a Enrico Michetti, il candidato della Meloni che strizza l'occhio ai no vax, direttore e fondatore della Gazzetta Amministrativa. Non lo dichiara ma si capisce che lui preferirebbe addirittura Carlo Calenda: “rischia di fare lo stesso risultato di Marchini cinque anni fa”, afferma, ma almeno “è un candidato valido” e “le sue idee sarebbero accettabili per questa città”.