Cronache

Facebook, Zuckerberg ai governi: "Servono nuove regole"

Appello di Mark Zuckerberg ai governi perche' definiscano "nuove regole per proteggere il web dai contenuti pericolosi"

Facebook: Zuckerberg ai governi, servono nuove regole

Appello di Mark Zuckerberg ai governi perche' definiscano "nuove regole per proteggere il web dai contenuti pericolosi". Il fondatore di Facebook, sotto attacco per le 'fake news', le violazioni della privacy e per i contenuti violenti e gli interessi politici veicolati sulla piattaforma, ha rilanciato con un manifesto pubblicato sul Washington Post e spiegato sul social media. Zuckerberg per la prima volta ammette che serve "un ruolo piu' attivo da parte dei governi" per contribuire a regolamentare la Rete. In particolare ha indicato la necessita' di nuove norme per "garantire l'integrita' del processo elettorale, per proteggere la privacy della gente e per garantire la portabilita' dei dati". Serve, insomma, una cornice globale per la quale ha indicato il modello della General Data Protection Regulation dell'Unione europea.    

"Ho passato la maggior parte degli ultimi due anni a concentrarmi su problemi come contenuti dannosi, integrita' elettorale e privacy", ha sottolineato l'amministratore delegato di Facebook, "penso che sia importante definire quali ruoli vogliamo che le aziende e i governi possano giocare nell'affrontare queste sfide". "La tecnologia e' una parte importante della nostra vita, e le aziende come Facebook hanno enormi responsabilita'", ha ammesso il 34enne top manager, "ma sembra che qualcosa nel tempo e' cambiato, e' diventato incontrollabile. Credo che abbiamo bisogno di un ruolo piu' attivo per i governi e le autorita' di regolamentazione. Aggiornando le regole per Internet, possiamo preservare il meglio di questo mondo, la liberta' che hanno le persone di esprimersi e quella degli imprenditori di inventare cose nuove, proteggendo anche la societa' dai danni piu' ampi. Credo che abbiamo bisogno di un nuovo regolamento in quattro aree: contenuti dannosi, l'integrita' elettorale, la privacy degli utenti e la portabilita' dei dati".