Cronache

Falcone, Camera mezza vuota per i 25 anni di Capaci. Ricordo a Palermo

STRAGE CAPACI. ALLA CAMERA RICORDO 'DISTRATTO', TRA MOLTE ASSENZE

Un ricordo commosso ma un po' distratto quello che la Camera dei deputati riserva a Giovanni FALCONE e Paolo Borsellino, nel 25mo anniversario della strage di Capaci. "Ricordare i loro valori e la loro azione non risponde soltanto all'imperativo morale della memoria, ma anche all'esigenza di consolidare nel nostro Paese la cultura della legalita' e dell'integrita'. È un impegno che dobbiamo continuare ad attuare anche nei comportamenti individuali che teniamo", ha detto la presidente Laura Boldrini invitando l'aula a rispettare un minuto di silenzio. E' seguito il ricordo dei gruppi politici, ma in un'aula con vistose assenze. Il cronista della Dire ne ha contate 286, la meta' dell'emiciclo. In particolare tra i banchi del centrodestra, quasi vuoti, ma diffuse a macchia di leopardo su tutto l'emiciclo. I piu' presenti sono i Cinque Stelle, pur indaffarati tra notebook, palmari e telefonate. Tra quelli che invece non si sono fatti distrarre, e hanno seguito l'intera sessione, un fronte trasversale di cui fanno parte Paola Binetti, Roberto Giachetti, Rosy Bindi, Danilo Toninelli, David Ermini, Bruno Tabacci, Gianluca Benamati, Davide Zoggia, Pippo Civati, Rocco Buttiglione, Matteo Orfini. Quando in conclusione tocca al ministro Anna Finocchiaro prendere la parola, anche lei praticamente sola tra i banchi del governo se si esclude l'eccezione dei sottosegretari Silvia Velo e Domenico Manzione, non si puo' certo dire che trovi un uditorio partecipe. "In questo tempo in cui proponiamo il successo come solo metro per misurare l'esistenza, noi ricordiamo uno sconfitto, una persona a cui lo smacco e il tradimento hanno segnato la vita. Alle giovani generazioni bisognerebbe insegnare- dice il ministro- che anche la capacita' di resistere allo smacco e' un valore per costruire una societa' piu' giusta e meglio orientata. E quando gli chiedevano: chi te lo fa fare? Lui rispondeva, per lo spirito di servizio, che coincideva con la fedelta' allo Stato". Applausi, solo dal banco del Pd. (La foto allegata recapitata alla Dire da un parlamentare). 

Falcone-Borsellino: parte da aula bunker corteo antimafia giovani

"Scendi giu', manifesta anche tu", "Palermo e' nostra e non di Cosa nostra", "Mafiosi, corrotti, vi cacceremo via". Con questi slogan scanditi da centinaia e centinaia di ragazzi e giovani e' partito il corteo antimafia che dall'aula bunker dell'Ucciardone raggiungera' via Notarbartolo, dove attorno all'albero di Falcone, verranno ricordati il magistrato e tutte le altre vittime delle stragi del 1992. Numerose le lenzuola bianche ai balconi che si affacciano su via Remo Sandron, che parte dall'Ucciardone. Il corteo e' aperto dal gonfalone della Citta' di Palermo e da quello della Provincia Regionale di Palermo, preceduti da pattuglie in auto e su moto di Polizia di Stato e Polizia Locale e poliziotti e carabinieri a piedi. Quindi lo striscione #PalermoChiamaItalia portato da un gruppo di ragazzi. Un secondo corteo si e' mosso da un altro punto di Palermo per confluire anch'esso nel punto antistante in via Notarbartolo la casa dove Falcone viveva con la moglie Francesca Morvillo, uccisa anche lei nell'attentato di Capaci esattamente di 25 anni fa. Al corteo si e' poi aggregata Maria Falcone, e numerosi altri gruppi di giovani appartenenti a movimenti universitari o collettivi si sono aggiunti. Man mano che il corteo avanza in via Duca della Verdura sono tanti i balconi dai quali viene esposto un lenzuolo bianco, ed anche qualche tricolore.