Cronache
Festini a luci rosse, prosciolto Dominique Strauss-Kahn
Si e' concluso con un'assoluzione il processo a Dominique Strauss-Kahn, accusato insieme ad altri 13 imputati di sfruttamento della prostituzione durante festini a luci rosse al Carlton Hotel di Lille. L'ex direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi) rischiava fino a 10 anni di carcere e 1,5 milioni di euro di multa. Secondo il giudice del tribunale di Lille, Bernard Lemaire, l'ex capo del Fmi non ha pagato per le prestazioni e non ci sono prove che fosse a conoscenza che si trattassero di prostitute. Gia' durante il processo, durato tre settimane lo scorso febbraio, Strauss-Kahn aveva rivendicato il suo atteggiamento libertino, prendendo pero' le distanze dal sesso a pagamento.
"Non mi considero assolutamente l'organizzatore di queste serate" a cui mi sono sempre "considerato invitato da Fabrice Paszkowski" e comunque "farlo con delle prostitute non rientra nella mia concezione delle relazioni sessuali", aveva affermato il 66enne ex ministro socialista. Ugualmente, aveva negato "attivita' selvagge", sostenendo che i festini a cui aveva partecipato erano stati pochi e rari, "quattro all'anno per due anni", non solo a Lille ma anche a Parigi e Washington, e aveva ribadito che non sapeva che le donne coinvolte fossero escort. Una linea difensiva che non ha mai convinto la procura, secondo cui Dsk non poteva ignorare che si trattasse di sesso a pagamento, a maggior ragione perche' le serate erano organizzate principalmente per lui, "il re della festa".
La sua posizione giudiziaria si era gia' alleggerita durante il dibattimento con la rinuncia a proseguire l'azione legale da parte di due prostitute, inizialmente parti civili nel processo. Gli avvocati delle donne avevano ammesso di non avere elementi sufficienti per vincere la causa e avevano quindi deciso di ritirarsi. Insieme a lui, in liberta' anche Dominique Alderweireld, chiamato 'Dodo la Saumure', i due imprenditori amici di Dsk, Fabrice Paskowski e David Roquet, cosi' come Herve' Franchois e Francis Henrion, rispettivamente proprietario e direttore dell'Hotel Carlton, all'epoca della vicenda. E' stato invece condannato a un anno di prigione con la pena sospesa Rene' Kojfer, colpevole di aver agito come intermediario con i clienti. Dsk era visto come il favorito per la successione a Nicolas Sarkozy, tre anni fa, prima che l'accusa di violenza sessuale sporta nei suoi confronti da una cameriera del Sofitel di New York bloccasse le sue possibilita' presidenziali. Da quella storia era uscito con un patteggiamento, prima di ripiombare sulle prime pagine dei giornali per una nuova saga giudiziaria a luci rosse. Da allora, e' stato un crescendo, con tanto di libri e film che hanno scandagliato la sua vita, dipengendolo come una bestia assetata di sesso.