Cronache
Foggia, il panettiere-killer confessa: "Le chat di mia moglie col vicino"
L'uomo ha massacrato l'amante della moglie e ucciso la figlia 16enne che ha fatto da scudo alla madre. Voleva far fuori anche il piccolo: "Dov'è il bambino?"
Uccisa dal padre: Malaj ha chiesto condizioni figlia Gessica
"Dov'e' Gessica? Sta bene?". E' quanto avrebbe chiesto agli investigatori. E' quanto riferisce l'avvocato Giacomo Lattanzio che con il collegale Michele Maiellaro difende il panettiere fermato con l'accusa di duplice omicidio e tentato omicidio. Nel corso del primo interrogatorio l'uomo avrebbe riferito che la moglie aveva ammesso di avere "una relazione con Massimo e che - ha continuato l'albanese - mi aveva chiesto scusa ma io volevo separarmi".
Il panettiere avrebbe ancora raccontato che, nei giorni scorsi, ci sarebbe stata una discussione e lui avrebbe espresso l'intenzione di separarsi ma la moglie lo aveva convinto a restare a casa. Sabato notte, sempre secondo il suo racconto agli inquirenti, mentre marito e moglie erano a letto la donna ha iniziato a chattare con qualcuno scoprendo che stava parlando con il commerciante che abitava al terzo piano dello loro stesso stabile. Cosi è uscito di casa e lo ha atteso nel portone dell'abitazione. Quando e' arrivato lo ha accoltellato, uccidendolo. Poi e' salito al primo piano nella loro abitazione colpendo la moglie e la figlia che ha cercato di proteggere la madre. "Non si riesce a comprendere l'aggressione alla figlia - ha detto l'avvocato Lattanzio -. L'uomo, infatti, era molto legato ai due figli. Al bambino di cinque anni e anche alla figlia".
FOGGIA: DIFENSORE ASSASSINO REO CONFESSO, 'LAVORAVA E NON AVEVA MAI DATO SEGNI SQUILIBRIO'
"Parliamo di una persona che, da quello che abbiamo saputo, lavorava, non aveva mai dato segni di squilibrio. Non aveva programmato nulla. E' stata una questione del momento". Così all'Adnkronos l'avvocato Giacomo Lattanzio, uno dei due difensori, l'altro è l'avvocato Michele Maiellaro, di Taulant Malaj. Secondo quanto raccontato agli inquirenti da Malaj, poco prima delle due di domenica, mentre stava dormendo, si è accorto che la moglie, accanto a lui nel letto, stava chattando con una persona. Quindi ha preso il telefono scoprendo che si trattava di De Santis, loro coinquilino. Da tempo sospettava che tra di loro ci fosse una relazione extraconiugale. A quel punto ha preso un coltello in cucina, è andato sul pianerottolo e ha atteso l'arrivo della vittima e l'ha colpita più volte. Poi è rientrato in casa con l'intenzione di uccidere la moglie ma invece ha assassinato la figlia che cercava di bloccarlo. La coppia ha anche un figlio più piccolo.
FOGGIA: LEGALE ASSASSINO REO CONFESSO, 'VALUTIAMO ANCHE RICHIESTA PERIZIA PSICHIATRICA'
Dobbiamo valutare tutto anche la richiesta di perizia psichiatrica, anche se in questo momento non abbiamo ancora cognizione delle carte poiché non abbiamo ancora accesso al fascicolo in quanto non è stata ancora fissata l'udienza di convalida del fermo".
Risponde così a una domanda dell'Adnkronos l'avvocato Giacomo Lattanzio, uno dei due difensori, (l'altro è l'avvocato Michele Maiellaro), di Taulant Malaj, 45 anni, l'uomo di origini albanesi ma residente a Torremaggiore, in provincia di Foggia che, nella notte tra sabato e domenica, ha prima ucciso a coltellate il presunto amante della moglie, Massimo De Santis, 51 anni, coinquilino della coppia raggiunto da una ventina di fendenti nell'androne del condominio, e poi, sempre con la stessa arma, ha fatto lo stesso con la propria figlia 16enne Gessica, che cercava di difendere la madre. L'uomo è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto dai carabinieri su decreto del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Foggia. E' detenuto nel carcere di Foggia. Deve rispondere del duplice omicidio e del ferimento della moglie ricoverata in ospedale in prognosi riservata ma non in pericolo di vita.