Cronache
Forteto: Fiesoli va in carcere: 15 anni e 10 mesi per abusi e maltrattamenti
Scandalo Forteto, arrestato il fondatore della Comunità Rodolfo Fiesoli per abusi e maltramenti anche su minori ospiti del centro in provincia di Firenze
Il guru del Forteto, Rodolfo Fiesoli, va in carcere per scontare una pena di 14 anni, 8 mesi e 17 giorni, condanna diventata definitiva dopo la sentenza della Cassazione di ieri sugli abusi e i maltrattamenti nella comunita', situata a Vicchio, nel Mugello, dove, per circa 30 anni, sono stati ospitati minorenni in difficolta'.
Fiesoli, che dovra' subire anche un appello bis per un episodio, e' stato prelevato poco prima delle 11 dai carabinieri nella casa di Pelago. Il nuovo processo per Fiesoli sara' celebrato perche' la terza sezione penale della Cassazione ha disposto l'annullamento con rinvio, limitatamente ad un episodio di violenza sessuale contestato all'imputato, della sentenza d'appello che, nel luglio 2016, lo aveva condannato a 15 anni e 10 mesi di reclusione. Una nuova sezione della Corte d'appello fiorentina, oltre che su questo punto, dovra' ripronunciarsi anche sugli aumenti di pena inflitti all'imputato per la continuazione dei reati.
Sul resto delle accuse, la Cassazione ha rigettato il ricorso di Fiesoli, come quelli di altri imputati minori (per alcuni di questi i reati si sono prescritti in parte). La prescrizione e' stata invece interamente dichiarata per i fatti contestati a Luigi Goffredi, braccio destro di Fiesoli, che in appello era stato condannato a 7 anni. La sentenza della Cassazione ha aperto la strada ai risarcimenti alle vittime.
Caso Forteto: tra inchieste e processi, le tappe
Il caso Forteto e' tornato alla ribalta con l'arresto di Rodolfo Fiesoli, nel dicembre del 2011, torna alla ribalta nazionale il caso Forteto. Le accuse che costarono nuovamente il carcere al fondatore della comunita' del Mugello sono praticamente una fotocopia di quelle che lo fecero finire per la prima volta dietro le sbarre nel 1978: abusi fisici, sessuali e psicologici su minorenni e soggetti deboli, che, dopo quel campanello d'allarme avrebbero continuato a consumarsi. Nonostante l'arresto del 1978, e una condanna a Fiesoli (due anni) e al suo braccio destro Luigi Goffredi (dieci mesi) diventata definitiva nel 1985, il tribunale dei minori ha continuato ad affidare minori provenienti da famiglie disagiate o in difficolta'.
E in quell'universo a parte che era, ma per molti e' ancora, la comunita' - cooperativa di Vicchio, Fiesoli, detto il profeta, con l'ausilio dei suoi fedelissimi, avrebbe continuato a imporre regole simile a una setta, praticando umiliazioni pubbliche - con la cosiddetta pratica dei 'chiarimenti' - e con il pretesto di 'togliere la materialita'', i giovani ospiti sarebbero stati abusati anche sessualmente. L'inchiesta, condotta dal pubblico ministero Ornella Galeotti, ha retto nei primi due gradi di giudizio: Fiesoli ha incassato due pesantissime condanne, 17 anni e mezzo in primo grado, 15 anni e 10 mesi in appello. Nonostante i quasi 80 anni di eta', se la condanna diventasse definitiva, il profeta, non piu' rientrato al Forteto dopo l'arresto del 2011 ma esiliato a Pelago (anche se formalmente adesso non c'e' nessuna misura cautelare in essere) rischia di finire in carcere. Ma l'iter processuale e' stato assai tortuoso. Il processo di primo grado subi' infatti un lungo stop per la ricusazione del giudice, prima accordata dalla corte d'Appello, poi ribaltata dalla Cassazione.
Dopo alcuni mesi di stop, il processo riprese, davanti allo stesso tribunale "riabilitato" dalla Suprema Corte. Cosi', nel luglio del 2015, arrivo' la prima sentenza, sostanzialmente ribadita l'estate successiva, limata soltanto da qualche prescrizione nel frattempo maturata. Per il caso Forteto si sono innescate anche due commissioni regionali d'inchiesta e delle storture della comunita' del Mugello (e pure di certi appoggi e coperture che le hanno permesso di diventare una piccola potenza economica in Toscana), si e' interrogato anche il Parlamento.