Cronache
Genova, messa per le 43 vittime del Ponte". Di Maio: "Benetton restano fuori"
A due anni dal disastro, la messa per le vittime del Ponte Morandi. Il sindaco di Genova: "La città non dimentica. Queste cose non devono più succedere"
Sulla tragedia del Ponte Morandi ci sono tante domande, che "che forse non hanno risposta", ma "siamo chiamati ad essere uomini e donne di speranza". Lo ha affermato l'arcivescovo di Genova, Marco Tasca, nel corso della messa che ha presieduto stamattina nella chiesa di S. Bartolomeo della Certosa, in suffragio delle vittime del crollo del Ponte Morandi, nel secondo anniversario della tragedia. All’inizio della messa il parroco, don Gian Andrea Grosso, ha letto i nomi delle 43 persone che persero la vita in quel tragico 14 agosto 2018.
"Spesso la speranza viene identificata con il pensare che le cose vadano meglio, probabilmente è anche questo. Ma per noi credenti la speranza ha un nome e un cognome: tutto ha senso. Da ricercare con molto umiltà. È questa la grazia che oggi siamo a chiedere al Signore: aiutaci a trovare un senso in tutto quello che è successo, a quello che ci succede ogni giorno”, ha aggiunto il presule secondo quanto riferisce Avvenire.
Genova: la messa per le 43 vittime del Ponte
“Viviamo questa Eucarestia nel segno certamente della speranza come credenti”, ha sottolineato l’arcivescovo che, richiamando il brano del Libro dell’Apocalisse letto durante la Liturgia della Parola, ha notato come “oggi tante domande ci sono anche nel nostro cuore, domande che forse non hanno ancora una risposta. Ma siamo qui, come comunità cristiana a dire: Signore, aiutaci. Sii presente nella nostra vita”.
“Il tentativo di risposta che l’Apocalisse dà – ha aggiunto– credo sia molto consolante per noi oggi”. Perché dice che “il male, il dolore, il pianto, la sofferenza, la morte non hanno l’ultima parola. Siamo davvero chiamati a chiedere al Signore la grazia di credere in questo”. “Perché – ha osservato – forse non viene spontaneo, forse è molto difficile, in maniera particolare in questa giornata per i parenti delle vittime”. “Come credenti è davvero bello dire: Signore ti ringrazio che il dolore, la morte e la sofferenza non hanno l’ultima parola. Dammi la grazia di sperimentare questo”.
L’arcivescovo ha anche evidenziato come “il sogno di Dio è quello di vivere una relazione con ciascuno di noi, vivere con noi tutto quello che noi viviamo” condividendo “anche i momenti che stiamo vivendo oggi”. “La proposta di Dio è molto chiara: vuole essere con noi”, “a noi chiede di accogliere questa novità”.
Messa vittime del Ponte, l'arcivescovo di Genova: "Domande ancora senza risposta"
Tasca ha poi ricordato quanto afferma il profeta Isaia: “Dio ci porta scolpiti sulle palme delle sue mani”. È “bellissimo”, ha commentato, “sapere che quando Dio si guarda guarda il nostro volto. È questa la speranza cristiana: sappiamo che qualcuno si prende cura di noi, sappiamo che Dio non ci abbandona, che è con noi”.
Alle 11.36, orario del crollo del Ponte Morandi, le campane delle chiese dell’intera arcidiocesi di Genova suoneranno in ricordo delle vittime.
Intanto, in na lettera al Secolo XIX, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha invitato a "sviluppare e ricostruire una affidabile cultura della sicurezza, di adeguata manutenzione e del controllo che coinvolga e responsabilizzi imprese, enti pubblici, istituzioni locali e nazionali, università, mondo della ricerca". "La loro giusta richiesta di verità e giustizia per i propri cari, inghiottiti dal crollo del Ponte, è stata accompagnata dalla forte e sofferta esortazione che vengano in ogni modo evitati in futuro disastri simili con nuovi lutti e nuove vittime", spiega il presidente della Repubblica ricorda l'incontro con "alcuni rappresentanti dei famigliari delle vittime" poco prima dell'inaugurazione del nuovo Ponte
Ponte Morandi, il sindaco di Geneva: "La città non dimentica"
"Genova non dimentica. La nostra città non dimentica mai, nella storia non ha mai dimenticato nulla, soprattutto lancia un messaggio: queste cose non devono accadere più". Lo ha detto il sindaco di Genova e commissario alla ricostruzione Marco Bucci questa mattina all'arrivo in via Fillak, dove tra poco inizierà la cerimonia di commemorazione delle 43 vittime del disastro del Ponte Morandi il 14 agosto 2018. "Noi - ha aggiunto -vogliamo che le risorse economiche, umane e le tecnologie vengano messe assieme affinché le nostre infrastrutture, le più belle al mondo, siano anche le più sicure".
Ponte di Genova, Di Maio: "Benetton fuori. La revoca resta sul tavolo"
"Siamo qui a ricordare che le famiglie delle 43 vittime del ponte Morandi meritano rispetto. Per questo si è raggiunto un accordo per allontanare i Benetton dalla gestione di Autostrade. Ma se qualcuno pensa di tornare sui propri passi troverà sempre la nostra resistenza. Vigileremo costantemente, quotidianamente. La revoca rimane sul tavolo, non è mai stata esclusa. Giustizia sarà fatta definitivamente solo quando i Benetton saranno totalmente fuori da Aspi". Lo scrive il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un post su Facebook in occasione della cerimonia che oggi ricorda le vittime del crollo del Ponte di Genova, a due anni dalla tragedia.
"Lo Stato - sottolinea Di Maio - ha il dovere di tutelare i propri cittadini, ha il dovere di mettere in sicurezza il Paese. Lo stato deve dimostrare di esserci. Sempre".