Cronache

Giallo Caronia, il procuratore: "Viviana Parisi era impaurita e fragile"

Una condizione di malessere e vulnerabilità alimenta la pista dell'omicidio-suicidio, ma il magistrato sottolinea che non si esclude nulla

Viviana Parisi, il procuratore: “Era impaurita e fragile”

Viviana Parisi era "agitata e impaurita" mentre si allontanava velocemente a piedi con il figlio Gioele di 4 anni in braccio e con un atteggiamento "protettivo", dopo l'incidente nella galleria della Messina-Palermo. "Viene fuori in quel momento la fragilità della donna". A dirlo è il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, titolare del fascicolo al momento aperto contro ignoti per omicidio e sequestro di persona.

Viviana Parisi sembra soffrisse "di un disagio psichico", ma il magistrato non esclude nulla

Ieri, lunedì 17 agosto, il supertestimone, un imprenditore del nord in quei giorni in vacanza con la famiglia in Sicilia, ha detto che il piccolo Gioele - che dopo 15 giorni ancora si cerca con l'uso di droni e cani molecolari - era vivo, in braccio alla madre con gli occhi aperti e non presentava ferite. La dj soffriva di un disagio psichico, era seguita da uno specialista, tra manie di persecuzione e deliri mistici. Aveva passato un momento difficile durante il lockdown e non stava ancora bene con momenti di scarsa lucidità e temeva che le togliessero il figlio". Una condizione di malessere e vulnerabilità che alimenta la pista dell'omicidio-suicidio, anche se il magistrato sottolinea che non si esclude nulla. Oggi in prefettura un nuovo vertice con i pm e le forze impegnate nelle ricerche proseguite senza interruzione, partendo dalla zona in cui si è verificato il ritrovamento del corpo della dj, in un'area estesa circa 500 ettari in un territorio insidioso e difficile.