Cronache
Giustizia, assalto Davigo al governo:"Non violi l'indipendenza dei magistrati"

"Il Governo ha mandato a casa 400 magistrati con lo slogan 'largo ai giovani'". Giustizia, assalto di Davigo
"Il Governo ha mandato a casa 400 magistrati con lo slogan 'largo ai giovani'. Chiunque puo' prendere atto del fatto che tra il bando di un concorso e l'ingresso in servizio del primo magistrato di quel concorso passano quattro anni. Allora avrebbe dovuto essere prevista una adeguata temporizzazione che non c'e' stata. Qui siamo soltanto nell'ambito della politica degli slogan".
Cosi' Piercamillo Davigo, presidente dell'Associazione nazionale magistrati, all'inaugurazione dell'anno giudiziario a Milano, che in un passaggio centrale del suo breve discorso ha aggiunto: "Successivamente e' stata introdotta una proroga per i magistrati degli uffici direttivi e per altri 18 magistrati. Questo non e' accettabile perche' apre alla possibilita' che sia il Governo a decidere chi fa il giudice: questo l'Associazione nazionale magistrati ha deciso all'unanimita' di non poterlo accettare, e non e' in discussione l'autorita' dei prorogati, che sono certamente i migliori. Ma se passa il principio, qualche altro Governo potrebbe scegliere i peggiori. Ecco perche' non possiamo accettarlo".
Orlando risponde a Davigo: "Nessun attentato all'autonomia dei magistrati"
"Ho trovato singolare il fatto che si contesti l'utilizzo del decreto per modificare l'eta' pensionabile e poi si contesti contemporaneamente il fatto di non aver usato il decreto per correggere quel presunto sbaglio, ma questa e' una questione di forma. Io non credo che si stia attentando all'autonomia della magistratura perche' si modifica l'eta' pensionabile, perche' allora non mi saprei spiegare perche' l'Anm non ha protestato quando si decise a suo tempo di portare l'eta' pensionabile da 70 a 75 anni. Se modificare l'eta' pensionabile significa scegliersi i giudici, allora questo vale tanto quando si abbassa l'eta' pensionabile, quanto quando si alza". E' la risposta del Ministro della Giustizia Andrea Orlanco al presidente dell'Associazione nazionale Magistrati Piercamillo Davigo, che questa mattina, nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario a Milano ha lanciato al governo l'accusa di violare l'indipendenza della magistratura scegliendo "chi fa il giudice in Italia". Orlando ha precisato poi: "Francamente credo che si tratti di una questione che attiene alla dimensione organizzativa, quindi e' fondata l'esigenza di far fronte alle scoperture di organico: questo rilievo lo colgo e lo affronto. Non mi pare che si possano chiamare in causa questioni di carattere costituzionale, o altrimenti vanno chiamate in causa sempre, anche quando magari la misura e' piu' gradita all'insieme della categoria".