Cronache
Governo, si apre il fronte Sicurezza. Ortodossi M5s: "Dl incostituzionale"
Ortodossi 5 Stelle sul piede di guerra contro il dl sicurezza e immigrazione di Salvini
SICUREZZA: SI APRE NUOVO FRONTE, ORTODOSSI M5S A SALVINI 'DL INCOSTITUZIONALE'
Ortodossi 5 Stelle sul piede di guerra contro il dl sicurezza e immigrazione. Oggi al Senato è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti al decreto fortemente voluto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini. Che non ha nascosto la sua irritazione per il numero di interventi depositati dagli alleati di governo del M5S. "Perché i 5 Stelle hanno presentato 81 emendamenti come se fossero all'opposizione? Non è così che si lavora...", si è lamentato il leader della Lega. "Sono d'accordo che il dl sicurezza deve essere difeso da tutto il governo, ma se ci sono degli emendamenti e non c'è un accordo politico non è per colpa del M5S", ha replicato Luigi Di Maio. "Non è colpa mia se io e Salvini non ci siamo potuti confrontare sul dl sicurezza, è legittimo stare in campagna elettorale in Trentino ma non ci si può lamentare che non abbiamo sciolto i nodi", ha aggiunto il vicepremier. Eppure, non si tratta semplicemente di mancate occasioni di confronto. Buona parte del M5S sul decreto Salvini storce il naso. E le parole del ministro dell'Interno hanno fatto scattare l'ala più ortodossa dei grillini. "Presentare emendamenti è nelle prerogative dei parlamentari", ribatte la firmataria di alcune proposte emendative, Paola Nugnes. Che alza il tiro: "E' un decreto che tocca molti punti critici ed è sicuramente anticostituzionale'', dice all'Adnkronos.
Nel mirino dei pentastellati anche quelle norme del decreto sicurezza che, secondo Nugnes, rappresentano un giro di vite per quanto riguarda "il diritto di sciopero e di manifestazione: questo - osserva - configura uno Stato di polizia che non ci aggrada. E fa da contraltare a un aumento del disagio sociale che sicuramente col decreto immigrazione si andrà a determinare". Cinque emendamenti sono stati presentati dalla collega Elena Fattori come prima firmataria: "Nessun ostruzionismo, ma proposte molto ragionate e nel merito", assicura.