Cronache
I lidi pugliesi vietano parmigiana e pasta al forno. Ecco cosa dice la legge
In alcuni stabilimenti balneari è scattata questa regola. Il direttore di una spiaggia: "Niente frigoriferi rigidi, da noi non entrano"
Puglia, dopo il caro-vacanze il divieto del cibo in spiaggia. Ecco cosa sta succedendo e soprattutto cosa dice la legge
Nell'estate del caro-vacanze in Puglia spunta una nuova grana per i vacanzieri che hanno scelto di trascorrere le loro ferie in quella Regione. Diversi lidi hanno deciso infatti di vietare il pranzo al sacco in spiaggia, una scelta che sta facendo molto discutere. Parmigiana da condividere, pasta al forno e timballi, insalate di riso e frittate. Sembrano lontani - si legge su gamberorosso.it - i tempi dei pranzi al sacco dell’estate italiana. L'ultima novità riguarda i lidi pugliesi, che vogliono vietare il pasto casalingo, così da obbligare i bagnanti a consumare nei chioschi e punti ristoro dello stabilimento. L’obiettivo è molto chiaro, e altrettanto discutibile, curiosa è invece la motivazione usata per giustificare la scelta: sembrerebbe che le borse frigo e tutti gli accessori a corredo siano troppo vistosi e ingombranti per le spiagge.
A parlare è Michele Colella, direttore del Lido Calarena a Mola: "I frigoriferi rigidi - spiega - non li consentiamo per le riunioni di gruppo. Se capita che qualcuno ce l’ha, lo preghiamo di lasciarlo in direzione". Niente tavolate, "però se uno si porta il cibo porzionato, la piccola borsa frigo o la bibita chiudiamo un occhio". Gli fa eco - prosegue il gamberorosso.it - Resi Tassiello del Maredentro di Bari, "vetro e lattine da noi non entrano, e nemmeno le teglie. Ma questo mi sembra scontato e non stiamo neanche a sottolinearlo o tanto meno facciamo i controlli. Contiamo sul pubblico educato che frequenta la nostra struttura”.