Il Papa vede Kirill: a Cuba incontro storico
"Buongiorno. Vi ringrazio per la vostra presenza. Farete un viaggo impegnativo ma tanto voluto. Voluto da mio fratello Cirillo, da me e anche dai messicani". Con queste parole Papa Francesco ha salutato gli oltre 70 giornalisti che volavano con lui verso Cuba e dove incontrera' il patriarca di Mosca Kirill. E' il primo incontro in assoluto tra il Capo della Chiesa di Roma e quello della Chiesa ortodossa russa. L'arrivo a L'Avana e' previsto per le 14 locali, le 20 in Italia.
Dopo il colloquio, il pontefice proseguira' per Citta' del Messico. Ai giornalisti il Papa ha confidato in particolare la sua "voglia di pregare davanti alla Madonna di Guadalupe". E ha ricordato il miracolo dell'icona acherotipa della Vergine donata a Juan Diego, il piu' umile degli indios come testimonianza dell'apparizione. "Si studia, si studia ma non ci sono spiegazioni umane", ha osservato Francesco. "Questo e' una cosa di Dio. Tanto che ci sono messicani che dicono: 'Sono ateo ma Guadalupano'", ha ricordato il Papa.
Il rilievo storico dell'incontro tra i due leader spirituali della cristianita' viene sottolineato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato al pontefice. "Santita' - scrive il capo dello Stato - desidero farle pervenire il mio piu' sincero ringraziamento per il messaggio che ha voluto cortesemente indirizzarmi nel momento in cui Ella si accinge a partire per il Viaggio Apostolico negli Stati Uniti Messicani.
Dopo la sua visita nello scorso luglio in Ecuador, Bolivia e Paraguay e quella a Cuba in settembre, l'Italia e la comunita' internazionale guardano con autentico interesse alla sua nuova missione nel continente americano. Il Messico - si legge ancora nel messaggio - paese emblematico della poliedrica realta' latino-americana, nel quale contrasti profondi si accompagnano a enormi potenzialita', attende con fiducia, a partire dai poveri, dagli emarginati e da quanti vivono ogni giorno in condizioni di precarieta' e difficolta', il suo messaggio di pace, solidarieta' e di speranza.
L'Italia e la comunita' internazionale seguiranno poi con speciale attenzione il suo storico incontro a Cuba con il Patriarca Kirill, che costituira' un momento di fondamentale importanza per i cristiani e per tutti coloro che credono fermamente nella cultura del dialogo. Mi e' gradita l'occasione, Santita', per rinnovarle i sensi della mia profonda stima e considerazione". A sua volta Francesco, dall'aereo che lo porta a Cuba, ha indirizzato un messaggio a Mattarella con un "deferente saluto" e "fervidi auspici per il benessere spirituale, civile e sociale del popolo italiano", al quale il Pontefice invia "volentieri la benedizione apostolica".