Cronache

Ilva, il tribunale sblocca 1,2 miliardi sequestrati ai Riva

Il tribunale di Milano ha sbloccato il miliardo 200 milioni di euro che erano stati sequestrati alla famiglia Riva nel 2013 per reati finanziari e valutari. Soldi che ora sono a disposizione del commissario straordinario dell'Ilva, Pietro Gnudi, che potrà convertire l'intero importo in obbligazioni destinate a essere lanciate sul mercato e poi utilizzate per la realizzazione dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) nello stabilimento siderurgico di Taranto, così come previsto dal cosiddetto decreto 'salva Ilva' convertito il legge il 3 marzo scorso. Il provvedimento di sblocco è stato depositato dal gip Fabrizio D'Arcangelo.

La somma di 1,2 miliardi era stata sequestrata nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla Procura di Milano contro Adriano Riva e due commercialisti accusati di truffa ai danni dello stato e trasferimento fittizio di beni. Secondo l'ipotesi accusatoria, formulata dai pm Mauro Clerici e Stefano Civardi, sarebbero soldi volutamente distratti dalle casse dell'Ilva per essere poi trasferiti nell'isola di Jersey, paradiso fiscale nel canale della Manica. Soldi rimasti fino a oggi congelati in Svizzera in un conto Ubs e ora destinati alla ristrutturazione ambientale dello stabilimento tarantino.