Cronache

"Niente nozze, ma non mi ridà l'anello, cosa faccio?". L'avvocato risponde

di Sara Severini*

Dovevamo sposarci alla fine di questo anno dopo 10 anni di fidanzamento. Poi ho scoperto che mi tradiva...

Niente nozze, ma non mi ridà l'anello, cosa faccio? L'avvocato risponde

Caro Avvocato,
scrivo per avere un parere di un esperto per una questione molto personale tra me è la mia ex fidanzata. Dovevamo sposarci alla fine di questo anno dopo 10 anni di fidanzamento, avevo fatto promesse, preparativi e tutto e avevo anche dato alla mia ex un anello molto costoso.
Qualche mese fa ho scoperto che mi tradiva con un altro e ora lei non vuole più ridarmi l’anello. Io lo rivoglio indietro, come posso fare? C’è un modo per recuperare l’anello?

Gentile Lettore,
rispondo positivamente al Suo quesito, dal momento che ci sono tutti presupposti di legge per chiedere alla sua ex Fidanzata la restituzione dell’anello di fidanzamento, attraverso uno specifico strumento e rimedio giuridico, ossia la domanda di restituzione dei doni prenuziali.

Dal punto di vista giuridico l’anello di fidanzamento, anche e soprattutto di notevole valore che il fidanzato regala alla fidanzata in vista del matrimonio, viene qualificato dalla giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione quale “Dono prenuziale”.

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Più nello specifico, la tesi prevalente considera i doni prenuziali vere e proprie donazioni e non semplici liberalità d’uso, ossia semplici regali. Con la conseguenza che con la rottura della promessa e, conseguentemente, la mancata celebrazione del matrimonio derivano alcuni effetti patrimoniali, tra cui nel caso di specie, anche la restituzione dell’anello.

Da un punto di vista tecnico, quindi, l’anello nuziale può essere oggetto di una domanda di restituzione che deve fondarsi sulla prova circa l’assunzione della promessa a celebrare il matrimonio. Prova che nel Suo caso specifico sicuramente sussiste, in quanto sono stati fatti addirittura tutti i preparativi per la celebrazione dello stesso.

È importante, infine, ricordare che la legge prevede un termine stringente per agire in giudizio: l’art. 80, comma 2 del Codice Civile, infatti, prevede che la domanda di restituzione deve essere proposta entro un anno dalla rottura della promessa. Come sempre l’invito in questi casi è quello di rivolgersi ad un professionista del settore in modo tale che La possa guidare e fornire tutto il supporto tecnico e professionale che Le necessita.

*Avvocato