Cronache

Elezioni Roma: il segreto di Michetti, un Pd-Margherita che sorride a Meloni

Dopo 24 ore dalla santificazione del candidato di Fratello d'Italia, arriva il dossier: “Michetti vicino al Pd e alla Margherita. E con Palamara e Gentiloni...

Il vuoto di idee del centrodestra romano partorisce l'ennesimo pasticcio. A 24 ore di distanza dal lancio del candidato preferito da Giorgia Meloni, il professor Enrico Michetti, arriva la bomba di Dagospia che ricostruisce il passato vicino alla sinistra del cattedratico.

Scrive Dagospia: “Da ieri, tra gli ambienti di centrodestra il refrain è: ma chi minchia è questo Michetti? Talmente sconosciuto da essere ribattezzato nelle ultime ore ‘Minchietti’. Abbiamo scoperto perché nel centrodestra nessuno conosce il candidato sindaco Michetti, astro nascente dell’empireo meloniano”. 

Ed esibisce le prove: “Semplice: Enrico Michetti, professore di lunga esperienza nella pubblica amministrazione, è più vicino all’area del Pd-exMargherita che alla generazione Atreju meloniana. Basta leggere il suo cv. Nero su bianco sul sito del Cotral.

L’istrionico professore sognava da tempo questo momento al quale si era preparato da molti anni tanto da organizzare corsi su corsi di formazione professionale per amministratori: “Come diventare sindaco della tua città”.

Quindi la classica “ravanata” nel passato di Michetti: “Ma tra le chicche davvero inaspettate c’è un nome d’eccellenza: Luca Palamara, l’ex magistrato più potente d’Italia, ex presidente di Anm e al centro degli scandali che hanno travolto il Csm. Palamara nel 2013 faceva parte del board della Gazzetta Amministrativa, di cui ricopriva la carica di vicepresidente.  Uno strumento informativo che ha portato al prof. Michetti accordi con un’infinità di ministeri, tutti targati Pd, e giunte regionali, tra cui Marrazzo. Ah, il prof. Michetti si fregia della nomina a cavaliere dell’Ordine del Merito della Repubblica. Firmato Sergio Mattarella su proposta del presidente del consiglio dei ministri. Quale? Paolo Gentiloni”.

Bruciato anche questo. Il gioco dell'Oca di Meloni e Salvini riparte dal via.