Cronache
Magistrati arrestati, nelle intercettazioni si parla di soldi e prostitute
Nelle intercettazioni il pm Savasta, che incontrò Lotti, parla con un indagato di soldi, prostitute e ricatti tra magistrati pugliesi
Magistrati arrestati: Nardi e Savasta davanti al gip di Lecce
Si avvicina il momento dell'interrogatorio a Lecce per i due magistrati, Antonio Savasta e Michele Nardi, arrestati lunedi' al termine di un'inchiesta per corruzione in atti giudiziari. L'interrogatorio sara' effettuato dal gip Giovanni Gallo, che ha delineato in oltre 800 pagine di ordinanza di custodia cautelare lo spaccato del malaffare di cui i due magistrati si sarebbero resi protagonisti all'epoca in cui prestavano servizio a Trani. A entrambi viene contestato di avere ottenuto tangenti da imprenditori per orientare in maniera a loro favorevole le vicende giudiziarie di cui erano coinvolti. Uno dei due imprenditori, Flavio D'Introno, ha ammesso di avere pagato a Nardi e Savasta oltre due milioni di euro e raccontato ai pm che era loro intenzione offrirgli dei soldi affinche' scappasse all'estero, pur di non rivelare gli illeciti di cui era a conoscenza. In un incontro con Savasta, in particolare, il costruttore, che non e' stato raggiunto da alcuna misura cautelare ma risulta tra i 18 indagati di questa inchiesta, ha registrato le dichiarazioni dell'ex pm. Lunedi', sempre a Lecce, saranno interrogati gli altri tre indagati raggiunti da misure cautelari: gli avvocati Ruggiero Srecola e Simona Cuomo e l'imprenditore Luigi D'Agostino.
Nelle intercettazioni si parla di soldi, prostitute e ricatti fra toghe
Intanto emergono nuovo dettagli sull'indagine. Come racconta la Verità, nelle intercettazioni si parla anche di soldi e prostitute. Secondo la Verità, nelle telefonate Savasta e D'Introno (indagato per aver goduto di favori da parte dello stesso magistrato che gli offre soldi per consentirgli di organizzare una latitanza all'estero) parlando di un altro magistrato, ex dell'antimafia in Puglia. "Io gli ho dato centomila euro" dice D'Introno. "Quello mi ha estorto soldi lui e (omissis) da paura! Da paura! (...) Quello ha estorto soldi che voi non avete idea". E Savasta dice, secondo la Verità: "Quello veramente è un pazzo delinquente criminale (...). Il bastardo sicuramente il 90 per cento se li sarà fottuti tra puttane". E ancora Savasta dice in merito all'ambiente giudiziario pugliese: "Sono tutti il peggio del peggio, perché è tutta una squadra (...) Questo qua se ne viene... ti mando la mafia garganica... ma che pezzo di..." Insomma, dalle telefonate raccontate dalla Verità emergerebbe un Savasta che si sentirebbe quasi ghettizzato in un ambiente giudiziario fatto di squali.