Cronache
Matteo Messina Denaro e le lettere d'amore alle donne della sua vita
A una donna disse: "Non voglio coinvolgerti in questo labirinto da cui non so come uscirò perché non so come e quando ci sono entrato"
I carabinieri spulciano le carte trovate nel primo nascondiglio del super boss mafioso: spuntano lettere d'amore e di discussioni familiari
Sarebbero almeno sei le relazioni con donne avute da Matteo Messina Denaro durante la latitanza, più una figlia su cui si sa poco e niente. I carabinieri stanno spulciando le carte trovate nel suo primo nascondiglio e qualcosa si comincia a ricostruire degli ultimi anni della vita privata di Messina Denaro.
Secondo Il Messaggero, a Campobello di Mazara sono state ritrovate riflessioni sulla vita e sull'amore, le date degli incontri con la figlia, brani di lettere ricopiati tutti da interpretare. Nell'appartamento di vicolo San Vito non sarebbero stati scoperti documenti esplosivi o carte compromettenti ma l'agenda potrebbe dare spunti investigativi importanti.
Come i tantissimi documenti sanitari, referti di visite specialistiche, molte oculistiche, sostenute da Messina Denaro negli anni, recuperati in uno scatolone. Le cartelle mediche dimostrano che il capomafia, incastrato proprio grazie all'inchiesta sulla gravi patologie di cui soffre, durante la latitanza ha incontrato diversi dottori. Uno, Alfonso Tumbarello, medico di base di Campobello di Mazara, è indagato per favoreggiamento e procurata inosservanza della pena, altri saranno presto sentiti. Come un oncologo di Trapani che lo aveva curato. Ma la caccia ai fiancheggiatori è solo all'inizio.
Ci sono anche le testimonianze delle discussioni familiari: "Devi dire a tuo fratello che ha una figlia che a dicembre ha compiuto 11 anni e che è arrivato il momento che qualcosa pure a lei la scriva, perché adesso la ragazzina inizia a fare domande sul padre e lui non può continuare a ignorarla come ha sempre fatto, dimenticandosi anche del suo compleanno". Il fratello tenta di trovare scuse alle mancanze del capomafia: "Si vede che nel posto in cui si trova non può scrivere, non può mandare nulla".
Nelle lettere sequestrate in casa di Filippo Guttadauro, cognato e ufficiale di collegamento tra il boss latitante e il suo mondo, ci sono anche le appassionate lettere d'amore inviate a Messina Denaro da una delle donne alle quali è stato legato, Maria Mesi: "Ti amo e ti amerò per tutta la vita. Dal profondo del mio cuore ti amo, ti mando tantissimi baci. Tua per sempre". E un'altra, inviata questa volta dal boss alla donna, svela la passione per i videogiochi del boss: "Desidero tanto farti un regalo. Sai, ho letto che è uscita la cassetta di Donkey Kong 3 e non vedo l'ora che sia in commercio per comprartela. Quella del Secret of Mana 2, ancora non è arrivata...". Siamo nel 1995, quella volta si videro davvero il boss e la Mesi, tanto che la polizia sfiorò la cattura in un covo a Bagheria, in via Milwaukee 40. Quando gli agenti entrarono, lui era già fuggito.
La figlia sarebbe frutto di un breve amore con una compaesana di Castelvetrano, Franca Alagna, che partorì quando il super boss era già ricercato, nel 1995. Quella latitanza lo ha costretto a dire addio anche ad altre fidanzate, come testimoniato da un "pizzino" d'amore con la fiamma di allora, Sonia: "Non voglio nemmeno pensare di coinvolgerti in questo labirinto da cui non so come uscirò per il semplice fatto che non so come e quando ci sono entrato. Non pensare più a me, non ne vale la pena...".
E poi ancora: Andrea Haslener (che lui chiamava "Asi"), con cui è stato fidanzato quattro anni dal 1989 al 1993. Lei, biondissima, era receptionist all’hotel Paradise Beach di Castelvetrano.