Cronache
Matti e assassini: il disastro delle Legge Basaglia, da Rovereto a Roma
Situazioni ben conosciute; il problema è nelle istituzioni che non agiscono preventivamente in maniera efficace e risolutiva
Quindi la responsabilità è non solo nelle sorelle (Inutile dirlo a voce, dovevano scrivere) che non hanno allertato un medico ma anche dei militari che non lo hanno fatto. In ogni caso dopo massimo 15 giorni sarebbe stato già fuori. Infatti su tutto questo grava una tara storica per l’Italia, l’abolizione dei manicomi e la mefitica legge Basaglia che complica ogni azione di prevenzione e cura del disagio psichico.
Gli omicidi e gli atti di violenza di soggetti psichiatrici in libertà si susseguono con preoccupante regolarità. Dopo l’uccisione di una psichiatra pisana qualche mese fa la Lega aveva detto di voler presentare una legge per la riapertura dei manicomi ma poi non se ne è saputo più niente. Ci sono addirittura movimenti che richiedono da anni l’abolizione del TSO, l’unico fragilissimo presidio rimasto a disposizione per contenere temporaneamente i “matti” che piacevano tanto allo psichiatra Franco Basaglia. Ma nel “mondo alla rovescia” non ci si deve meravigliare più di nulla.