Cronache
Messina Denaro, Castelvetrano divisa. "Cosa ci accadrà ora?", "siamo in lutto"
La morte del capo della mafia spaventa: "A Trapani con lui vivo non accadeva nulla...". La gente ora esce allo scoperto. Sui social: "Dieci volte condoglianze"
Morte Messina Denaro, il paese intoccabile adesso ha paura. Le reazioni degli abitanti di Castelvetrano
La morte di Matteo Messina Denaro non è passata inosservata a Castelvetrano. La gente si divide, tra silenzi e imbarazzi ma il paese del boss della mafia di fatto ha subito il colpo. Adesso - si legge su Il Corriere della Sera - i fedelissimi cominciano ad uscire allo scoperto, soprattutto sui social: "Siamo in lutto". La principale preoccupazione degli abitanti è che cambino gli equilibri: "Quando lui era vivo a Trapani e dintorni non doveva accadere nulla. Adesso se i palermitani vogliono imporre il nuovo capo o se qui c’è un gruppo che deve mostrarsi forte qualcuno per emergere potrebbe tornare ad agguati e bombe. Magari contro i simboli. Come lo sono diventata io, senza volerlo". Racconta una donna che ha sfidato il boss non consentendogli di trasformare il suo Centro di radiologia in una "lavanderia" della mafia: "Mi mandò il cugino, Mario. "Entriamo in società. Tu metti da parte i fondi neri e noi pensiamo alle famiglie dei carcerati, a pagare avvocati e testimoni".
Leggi anche: Messina Denaro, ecco il patrimonio da 4 mld tra commercio, case e opere d’arte
Leggi anche: Morto Messina Denaro: "U siccu" si porta nella tomba i misteri di Cosa nostra
Ieri mattina - prosegue Il Corriere - su Castelvetrano piovevano chat zeppe di "condoglianze alla famiglia", anzi, "10 volte condoglianze", come scrive Anna, mentre le fanno eco Giovanni, "Solo Dio può giudicare", e Giusy, "Dio ti accolga, siamo tutti peccatori". Senza pudore anche Andrea, come tutti con cognomi scritti a chiare lettere: "Se fate le condoglianze e funerali di stato ("s" minuscola) a presidenti e politici che hanno abusato dei loro poteri, perché non si dovrebbero fare per Matteo?". Castelvetrano è una paese adesso dove pochi parlano della notizia del giorno. Davanti al circolo e pure a scuola. Duro il sindaco Enzo Alfano con il padrino: "Che danno che ha fatto al suo paese". In sintonia con l’assessore al turismo, Giusy Cavarretta: "Una cappa si dirada, ma tanta rabbia per quelle condoglianze...".