Cronache
Metaverso: una ricercatrice denuncia uno stupro virtuale, ma molto traumatico

Secondo la denuncia, lo stupro sarebbe avvenuto all'interno della piattaforma di Meta Horizon Worlds
Una ricercatrice denuncia il suo stupro avvenuto nel metaverso
Nel metaverso, la realtà virtuale crerata dal fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, avvengono molestie e stupri sulle donne. A denunciare la violenza è una ricercatrice dell'organizzazione SumOfUs-Fighting for people over profits, specializzata in corporate accountability, ossia nella promozione tra le aziende del rispetto per l’ambiente, per i dipendenti e per i clienti. In particolare, la donna afferma di essere stata condotta in una stanza privata e violentata.
La ricostruzione del fatto è ben dettagliata. Lo stupro è avvenuto all'interno della piattaforma di Meta Horizon Worlds e sulla scena della violenza, sembrerebbe che era presente anche un terzo avatar intento a bere vodka virtuale, che non si è intromesso ed è rimasto a guardare la scena, insieme ad altri affacciati fuori dalla finestra. La vittima racconta: "È successo tutto così in fretta che mi sono sentita come dissociata. Una parte del mio cervello si chiedeva cosa diavolo stesse succedendo, un’altra diceva che quello non era il mio corpo reale".
Vicky Wyatt, direttrice delle campagne di SumOfUs ha dichiarato alla Bbc che, pur non trattandosi di un abuso fisico, ha comunque un impatto forte sugli utenti. Ci sono stati altri racconti di stupri e abusi sessuali su avatar dall’aspetto femminile nel metaverso. A dicembre del 2021, Nina Jane Patel su Medium racconta di aver subito uno stupro di gruppo dopo soli sessanta secondi che si trovava su Horizon Worlds, videogioco del gruppo Meta.