Nuovo naufragio, muoiono 10 bambini - Affaritaliani.it

Cronache

Nuovo naufragio, muoiono 10 bambini

Diciotto migranti sono morti nella notte tra venerdì e sabato a seguito del naufragio al largo delle coste occidentali turche del barcone su cui si trovavano nel Mar Egeo, diretti verso l'isola greca di Kalymnos. Ed è una nuova strage di bambini: almeno 10, come affermano i media turchi, dopo i cinque piccoli migranti morti ieri in altri due naufragi costati complessivamente otto morti sempre al largo della Turchia. Tra le vittime raccolte in mare dalla Guardia costiera turca anche quattro donne. Una, al quarto mese di gravidanza, è stata ritrovata senza vita in una cabina del barcone. Altri 14 migranti, siriani, iracheni e pachistani, sono stati tratti in salvo. I superstiti della nuova tragedia del mare sono stati ricoverati in stato di ipotermia e le loro condizioni sono al momento giudicate "gravi" dalle autorità sanitarie. In base a una prima ricostruzione elaborata sulle loro testimonianze, i migranti sono salpati dalla località balneare turca di Bodrum, nel sud-est del Paese, a bordo di una vecchia imbarcazione che si è capovolta a due miglia marine dalle coste turche.

Secondo l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), dall'inizio del 2015 sono oltre 650mila i migranti che hanno preso il mare dalla Turchia per raggiungere le isole greche. Nello stesso periodo sono oltre 500 le vittime di quella rotta, per la maggioranza bambini. Numeri di una crisi umanitaria che ha portato giovedì scorso a una sorta di mini summit europeo che ha riportato attorno al tavolo a Bruxelles otto Paesi della Ue e la Turchia, dopo l'accordo raggiunto a novembre in base al quale l'Unione si è impegnata a versare ad Ankara aiuti per 3 miliardi di euro in cambio del suo impegno per un più stretto controllo delle frontiere e a cooperare nella lotta contro le organizzazioni che speculano su quei viaggi della speranza.  La Turchia accoglie al momento sul suo territorio circa 2,2 milioni di rifugiati siriani.

Susan Sarandon si è recata a Lesbo, in Grecia, per collaborare con i volontari impegnati nell'assistenza ai migranti durante le operazioni di sbarco. L'attrice americana, che resterà sull'isola fino a Natale, è un'ambasciatrice di buona volontà dell'Organizzazione per l'Alimentazione e l'agricoltura delle Nazioni Unite dal 2010 e non ha mai nascosto le proprie idee politiche. Negli anni infatti si è schierata, così come l'ex martito Tim Robbins, con i Democratici e ha criticato in maniera aperta la guerra in Iraq condotta dall'ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Sarandon, madre di tre bambini e commossa fino alle lacrime, ha dichiarato di "capire perfettamente le madri con bambini che fuggono dalla guerra e dalla miseria e che sono obbligate a intraprendere questo viaggio per sopravvivere" e ha auspicato che "i paesi che ora non partecipano ai tentativi di salvataggio di queste persone vogliano farlo presto".
 
Allargando la prospettiva, nel 2015 il numero di sfollati nel mondo è aumentato fino a superare il precedente record di quasi 60 milioni, rileva l'Oim. L'anno che sta per concludersi probabilmente "supererà tutti i precedenti record per lo sfollamento forzato nel mondo". Nel 2015 "guerre, violenze e persecuzioni" hanno costretto una persona su 122 al mondo ad abbandonare la propria casa casa. Nella sola Europa, l'Oim finora ha contato 991mila nuovi arrivi nel 2015 e prevede che il numero di migranti giunti per terra o per mare supererà il milione nei prossimi giorni, quattro volte quelli registrati nel 2014. Dal 16 ottobre ad oggi ci sono state 442 morti in mare, una media di 7 al giorno.