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Cronache
Netanyahu a Macron: "Hamas come l'Isis a Parigi". Colpito un mercato a Gaza

Emmanuel Macron in visita in Israele

Mo: Oms, a Gaza fermi 6 ospedali senza carburante, migliaia a rischio vita

'Da neonati a dializzati a pazienti in intensiva, così sistema sanitario si disintegra, tra letti occupati al 150% e malati cancro in pericolo' "Il sistema sanitario di Gaza si disintegra". E' l'allarme lanciato dall'Organizzazione mondiale della sanità che informa in una nota di non essere in grado di distribuire carburante e forniture sanitarie essenziali e salvavita ai principali ospedali nel Nord di Gaza, per la mancanza di garanzie di sicurezza. Da qui il nuovo appello per "un cessate il fuoco umanitario immediato". Preoccupa la mancanza di scorte mediche e carburante e le conseguenze di queste carenze sono già visibili, evidenzia l'agenzia Onu: "Oltre agli ospedali che hanno dovuto chiudere a causa di danni e attacchi, sei ospedali in tutta la Striscia di Gaza si sono già fermati per mancanza di carburante. A meno a che non vengano consegnati con urgenza" gli aiuti e i rifornimenti necessari "migliaia di pazienti vulnerabili rischiano la morte o complicazioni mediche, dal momento che servizi cruciali smettono di funzionare a causa della mancanza di energia elettrica. Tra questi figurano mille pazienti dipendenti dalla dialisi, 130 neonati prematuri che necessitano di una serie di cure e pazienti in terapia intensiva o bisognosi di un intervento chirurgico che dipendono da una fornitura stabile e ininterrotta di elettricità per sopravvivere". Fra le strutture in attesa di rifornimenti e carburante nel nord di Gaza c'è l'ospedale Al-Shifa, dove l'occupazione dei letti è già vicina al 150%. La scorsa notte, l'ospedale indonesiano è stato costretto a interrompere alcuni servizi critici a causa della mancanza di carburante e ora va avanti con funzionalità limitate. Il Turkish Friendship Hospital, l'unico ospedale oncologico nella Striscia di Gaza, rimane parzialmente funzionante a causa della mancanza di carburante, il che mette a rischio circa 2mila malati di cancro.



Guterres: “Hamas non nasce dal nulla”. Israele protesta, l'ambasciatore all’Onu ne chiede le dimissioni

Inviare aiuti umanitari a Gaza e proteggere i civili palestinesi. Questo il messaggio che il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, consegna al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che si riunisce in una sessione speciale nel diciottesimo giorno di guerra in Medio Oriente. Nella stessa sessione all'Onu esplode uno scontro politico e diplomatico violentissimo tra Israele e il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, mentre la situazione nella Striscia di Gaza e' sempre piu' drammatica. "Chiediamo a tutti i paesi" di inviare aiuti umanitari a Gaza, ha detto Blinken. "Un civile e' un civile", ha aggiunto, e i civili palestinesi "devono essere protetti". "Cio' significa che Hamas deve smettere di usarli come scudi umani e Israele deve prendere precauzioni. Cio' significa che cibo, acqua e medicine devono poter arrivare a Gaza e alle persone che ne hanno bisogno. I civili devono essere in grado di uscire dal pericolo". Al Palazzo di Vetro va in scena anche lo scambio di accuse tra Israele e il segretario generale dell'Organizzazione. Durante la sessione del Consiglio di Sicurezza dedicata alla guerra in Medio Oriente, Guterres ha detto che gli attacchi di Hamas contro Israele "non sono arrivati dal nulla", "il popolo palestinese e' stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione", anche se "le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas". Le parole di Guterres hanno indignato l'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, che ha chiesto le dimissioni del numero uno del Palazzo di Vetro. "Il Segretario Generale dell'Onu che mostra comprensione per la campagna di sterminio di massa di bambini, donne e anziani, non e' adatto a guidare l'ONU - scrive l'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite - lo invito a dimettersi immediatamente". "Non vi e' alcuna giustificazione ne' senso parlare con coloro che mostrano compassione per le piu' terribili atrocita' commesse contro i cittadini di Israele e il popolo ebraico. Semplicemente non ci sono parole", ha aggiunto.

Guterres ha anche accusato Israele di "chiare violazioni del diritto umanitario" a Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco "immediato" per alleviare la "sofferenza epica" della popolazione di Gaza. "Nessuna parte in conflitto e' al di sopra del diritto internazionale umanitario", ha aggiunto. Il ministro degli esteri israeliano, Eli Cohen, si e' rifiutato di incontrare Guterres a margine dei lavori. Rimane drammatica la situazione nella Striscia di Gaza, mentre proseguono senza sosta i raid israeliani: circa 1,4 milioni dei 2,3 milioni della popolazione di Gaza sono sfollati, ha fatto sapere l'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite nel suo ultimo aggiornamento, e la carenza di acqua potabile e il sovraffollamento sono diventati una "grande preoccupazione". I medici di Gaza affermano che i pazienti che arrivano negli ospedali mostrano segni di malattie causate dal sovraffollamento e dalle scarse condizioni igienico-sanitarie. Tamara Alrifai, portavoce dell'agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso dei rifugiati palestinesi, ha descritto gli aiuti consegnati alla Striscia di Gaza come una goccia nell'oceano. Alrifai ha detto che l'emergenz e' legata alla mancanza di carburante e che parte degli aiuti inviati - riso e lenticchie - sono inutili perche' le persone non hanno acqua pulita o gas per cucinarli. Secondo il ministero della Sanita' di Gaza gestito da Hamas, almeno 5.791 palestinesi, dei quali 2.360 bambini, sono stati uccisi negli attacchi israeliani su Gaza dal 7 ottobre, mentre 704 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore. Rimane ancora aperta la questione ostaggi: ieri Hamas ha rilasciato altri due ostaggi da Gaza per "motivi umanitari e di scarsa salute". Nurit Cooper, conosciuta anche come Nurit Yitzhak, 79 anni, e Yocheved Lifshitz, 85 anni, erano state rapite insieme ai loro mariti nel kibbutz Nir Oz vicino al confine di Gaza il 7 ottobre. Israele ha dichiarato di aver accertato che ci sono 222 ostaggi tenuti a Gaza da Hamas. Il presidente francese, Emmanuel Macron, oggi in visita in Israele ha chiesto il rilascio degli ostaggi e ha affermato che il terrorismo e' un nemico comune di Israele e Francia. "Il terrorismo deve essere combattuto senza pieta' - ha detto Macron - ma servono delle regole", ha aggiunto rivolgendosi a Israele, mentre resta in piedi l'ipotesi di un attacco da terra dell'esercito israeliano a Gaza. Il portavoce militare israeliano Daniel Hagari ha ribadito oggi che l'esercito e' "pronto e determinato" per la fase successiva della guerra ed e' in attesa di istruzioni politiche. 

Mo: Netanyahu, 'bambini ebrei costretti a nascondersi in soffitte come Anna Frank'

"Hamas sono i nuovi nazisti": durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre contro Israele "i bambini ebrei sono stati costretti a nascondersi in soffitte proprio come Anna Frank". Ad affermarlo è il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu nel corso della conferenza stampa in occasione della visita del presidente francese Emmanuel Macron.

Rinviato l'attacco via terra, Israele: "Gli Usa?  Decisione solo nostra”

Hamas ha annunciato il rilascio di due ostaggi grazie alla mediazione dell'Egitto e del Qatar. Già due donne sono state liberate, mentre è stata annunciata la morte anche del terzo disperso italo-israeliano, il 29enne Nir Forti. Le Nazioni Unite stanno nuovamente chiedendo un immediato cessate il fuoco, ma il Presidente Biden ha dichiarato che si discuterà del cessate il fuoco dopo il rilascio degli ostaggi. "Intoppo" per il rilascio di altri 50 ostaggi.

Hamas libera due donne

Hamas libera altri due ostaggi dalla prigionia. Nella serata di ieri al valico di Rafah sono state rilasciate due donne anziane, Yocheved Lifshitz e Nurit Cooper, del kibbutz israeliano di Nir Oz. Le due donne, secondo le prime informazioni, avrebbero rispettivamente 85 e 79 anni. Hamas rende noto di aver preso questa decisione "per motivi umanitari" e dopo la mediazione di Egitto e Qatar. 

Biden a Netanyahu: "Bene rilascio ostaggi, impegno Usa"

Un nuovo colloquio telefonico fra il presidente degli Usa Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu è avvenuto nelle scorse ore: come riferisce la Casa Bianca, Biden ha apprezzato il rilascio di altri due ostaggi a Gaza e ha rinnovato il suo impegno per la liberazione di tutti quelli ancora detenuti da Hamas, fra i quali si ci sono diversi cittadini americani e "per garantire un passaggio sicuro ai cittadini statunitensi e ad altri civili a Gaza".

Inoltre, il presidente degli Stati Uniti "ha sottolineato la necessità di sostenere un flusso continuo di assistenza umanitaria urgentemente necessaria a Gaza". Ancora, Biden ha confermato a Netanyahu il "sostegno degli Stati Uniti a Israele" e lo ha aggiornato "sugli sforzi in corso per la deterrenza regionale, che prevedono anche nuovi dispiegamenti militari da parte degli Usa". Infine, i due leader hanno concordarsi di parlarsi di nuovo "nei prossimi giorni".

Egitto, "intoppo" nelle trattative per il rilascio dei 50 ostaggi

Le trattative mediate da Egitto e Qatar per il rilascio di 50 ostaggi con la doppia nazionalità  trattenuti da Hamas a Gaza hanno avuto ieri un "intoppo". Lo riporta Times Israel, che cita una fonte diplomatica. Lo stallo sarebbe dovuto alla richiesta di Hamas di condizionare il rilascio degli ostaggi alla fornitura di benzina alla Striscia ma Israele ha respinto la richiesta.

LEGGI ANCHE: Guerra, Netanyahu tra due fuochi: difendere Israele o radere al suolo Hamas

Ripreso il lancio di razzi da Gaza verso il Sud di Israele

Dopo 11 ore circa di relativa calma sono ripresi i lanci di razzi dalla Striscia verso il sud di Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

Libano, forze di difesa israeliane colpiscono postazioni Hezbollah nel sud

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno colpito diverse postazioni del movimento sciita libanese Hezbollah nel sud del Libano, tra le quali una torre di controllo e un sito militare. Lo hanno annunciato le stesse Idf, in un messaggio pubblicato sulla piattaforma X (in precedenza Twitter), con un video che mostra due edifici colpiti dai bombardamenti aerei.

Attrice arabo-israeliana arrestata per 'sostegno a Hamas'

L'attrice arabo-israeliana Maisa Abd Elhadi, nota in Israele per diversi show e serie, è stata arrestata dalla polizia per aver espresso sostegno all'attacco di Hamas del 7 ottobre. Lo rende noto Times of Israele, aggiungendo che la polizia ha confermato l'arresto di "un'attrice e influencer, residente a Nazareth, con il sospetto di espressioni di elogio (del terrorismo) e incitamento all'odio", ma senza nominarla. 

Operazione terra a Gaza, "decisione solo israeliana"

"Gli Stati Uniti, che sono nostri alleati strategici, hanno un insieme di considerazioni strategiche e di interessi nella Regione che noi valutiamo. Ma una cosa va tenuta a mente: la guerra avviene sul nostro confine e non a migliaia di miglia da qua": Lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari rispondendo a un giornalista che chiedeva se la decisione di lanciare un'operazione di terra a Gaza fosse condizionata da consigli degli Usa. "Dopo la guerra saremo noi a dover vivere lungo un confine da cui non ci sarà più una minaccia come quella del 7 ottobre. Dunque questa è una decisione che noi dobbiamo prendere da soli".

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Onu chiede immediato cessate fuoco umanitario a Gaza, 35 dipendenti Unrwa uccisi dal 7/10

L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha chiesto immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza e in Israele. Ha inoltre invitato le parti in conflitto a raddoppiare gli sforzi per garantire il rispetto adeguato del diritto internazionale. “Troppe vite civili, tra cui molti bambini, sono già andate perdute – da entrambe le parti – a causa di queste ostilità. E, a meno che qualcosa non cambi, i prossimi giorni vedranno più civili sull’orlo della morte a causa dei continui bombardamenti. L’umanità deve avere la priorità”, ha affermato l’Alto Commissario per i diritti umani. 

Usa, "non è il momento di un cessate il fuoco" per Gaza

Il messaggio di Joe Biden a Hamas è stato chiaro: "liberate tutti gli ostaggi. Questa deve essere la prima mossa. Non parliamo di cessate il fuoco ora. Non riteniamo che questo sia il momento per un cessate il fuoco". Lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, alla Cnn commentando le parole del presidente, secondo il quale prima devono essere liberati gli ostaggi poi si può parlare di un cessate il fuoco.

Medioriente, Tajani: a Gaza 14 italiani più loro familiari

"Gli italiani nella Striscia sono 7 con solo passaporto italiano, 7 con passaporto italiano e palestinese e poi altri 4/5 loro familiari che sono palestinesi, che sono bambini o mogli. Noi contiamo di farli uscire non appena ci sarà la possibilità". Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, parlando a SkyTg24. "L'ambasciata italiana al Cairo è pronta ad andare a recuperare" i cittadini italiani attualmente nella Striscia di Gaza "quando ci sarà l'apertura del valico di Rafah", in modo da "riportare a casa" questi "19, 14 italiani più i loro familiari", ha aggiunto Tajani.

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Colpito mercato, morti e feriti a sud di Gaza

Un bombardamento israeliano nel mercato di Nusseirat (nel settore meridionale della Striscia di Gaza) ha provocato un numero elevato di morti e di feriti, secondo testimoni sul posto contattati dall'ANSA.Obiettivo dell'attacco era, in apparenza, un edificio vicino al più grande supermercato della striscia di Gaza, in quel momento molto affollato. Le vittime sono state trasportate nell'ospedale Shuhada di Khan Yunes dove si avverte una situazione di allerta anche per la penuria di combustibile. L'aviazione israeliana ha colpito oggi nella stessa zona a Deir el-Balah e Rafah, provocando 18 morti secondo la agenzia di stampa Maan.

Netanyahu a Macron: Hamas come Isis nelle strade di Parigi

Hamas è come l'Isis nelle strade di "Nizza, Lione, Parigi: il popolo israeliano rifiuta di vivere con l'Isis ai suoi confini. Dobbiamo smantellare questa macchina del terrore". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyhau al presidente francese Emmanuel Macron a Tel Aviv, ricordando gli attentati dell'Isis in Francia con centinaia di vittime.

Macron: "Proporrò coalizione anti Isis combatta anche Hamas"

"Voglio proporre ai nostri partner della coalizione anti-Isis in Iraq e Siria" che si costruisca "una coalizione internazionale e regionale per combattere Hamas e i gruppi terroristici che ci minacciano tutti". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al premier israeliano Benyamin Netanyahu a Tel Aviv.

Volantini di Israele a Gaza per rintracciare gli ostaggi

Israele ha distribuito oggi nella zona di Khan Yunes (a sud di Gaza) volantini mediante i quali ha chiesto alla popolazione locale di aiutare nelle ricerche degli israeliani tenuti in ostaggio nella Striscia. "Se volete un futuro migliore per voi e i vostri figli - è scritto - inviateci informazioni credibili ed utili circa gli ostaggi nella vostra zona. Vi assicuriamo la massima discrezione, protezione e anche un premio pecuniario". Nel volantino sono menzionati poi diversi canali possibili di comunicazione da Gaza con l'esercito israeliano.

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