Cronache

No-Expo, test del Dna per i black bloc. "Ma erano solo writer"

La procura di Milano stima in 500 il numero degli esecutori degli attacchi. Due terzi sarebbero italiani, molti i piemontesi. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera i 15 greci fermati sarebbero stati  sottoposti già al test del Dna, per confrontarlo con quello rilevato sui vestiti e oggetti lasciati in strada a Milano dopo la fuga.

C'erano anche testi didattici di studio della lingua araba a casa dei cinque antagonisti francesi arrestati a Genova nella notte di sabato nel centro storico del capoluogo ligure. I testi sono stati sequestrati insieme a materiale no-Tav e no-Expo, oltreche' bombolette spray, mascherine antigas e altri materiale che colloca i cinque nell'area antagonista che avrebbe preso parte ai disordini avvenuti il primo maggio a Milano a margine dell'inaugurazione dell'Expo.

"Sono solo un writer", così si è giustificato con la polizia Joseph, uno dei ragazzi fermati dopo gli scontri di Milano. Il ragazzo inglese - come riporta il Corsera - ribatte di essere solo un writer , perché nella macchina su cui viaggiava, una Ford con targa francese, sono state trovate 120 bombolette di vernice. Gli investigatori hanno però davanti il suo curriculum criminale, arrivato attraverso l’Interpol. Joseph, a verbale, spiega: «Il giudice mi chiede dell’arresto avvenuto a Leeds nel 2012... all’epoca usavo alcol e droghe, anche cocaina, la polizia mi trovò con una pistola elettrica, perché il pusher mi aveva minacciato, fui rilasciato dopo poche ore".

 "Io sono orgoglioso, sin dalla prima ora dopo le devastazioni i milanesi erano in piazza a raccogliere i danni, a pulire le porte, a raccogliere i cartelli, a sistemare quello che rimaneva delle auto bruciate, quindi la reazione della mia citta' mi riempie d'orgoglio. Mi riempie di disgusto invece il fatto che qualcuno che quelle devastazioni poteva evitare sia sceso in piazza come nulla fosse". Cosi' il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, e' intervenuto questa mattina su RTL 102.5 parlando delle prime tre giornate di Expo. "Chi ha permesso quel corteo? Chi ha autorizzato quel corteo?" chiede Salvini, che attacca il sindaco Pisapia: "Chi dice che son dei bravi ragazzi che manifestano il loro disagio e poi va in piazza con le spugnette il giorno dopo? Io ho la massima stima dei milanesi di ogni parte politica che han tirato su la testa, pero' un sindaco che per troppi hanno ha tollerato occupazioni abusive e illegalita' e' l'ultimo che puo' andar a fare la morale". Lei non se l'e' sentita di scendere in piazza Salvini? "Sa cosa sarebbe successo se io fossi sceso in piazza? Che siccome c'erano molti radical chic di sinistra sarei stato allontanato. Sa perche'? Perche' per qualcuno il problema e' la Lega, e' Salvini, non sono i Black Bloc, non sono i centri sociali, non sono i casinisti che vanno sempre e che ieri hanno disturbato Renzi a Bologna, per intenderci. Quindi ho preferito evitare polemiche, scontri, strumentalizzazioni, io silenziosamente con tanti altri cittadini saro' in Piazza della Scala questa sera alle 18.00". Il leader leghista attacca poi il governo: "Qui ci sono 11 poliziotti feriti, scene da terzo mondo, in un Paese normale qualcuno si sarebbe dimesso" e "Qua c'e' Alfano che, poverino, non e' in grado di fare il suo lavoro e potrebbe fare altro con tutta dignita'".