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Omicidio di Ilaria Sula, il killer: "Mia madre era in casa". Cambia tutto
Tutta da riscrivere la storia di questo delitto: gli orari non tornano

Ilaria Sula
Omicidio Ilaria Sula, il giallo dei due viaggi del killer per abbandonare la valigia
Tutto da rifare per gli inquirenti dopo la confessione del killer: "Mia madre era in casa quando ho ucciso Ilaria". Il caso dell'omicidio della 22enne Ilaria Sula a Roma diventa sempre più un giallo. Il suo ex fidanzato, Mark Antony Samson, ha confessato l'omicidio ma secondo gli inquirenti avrebbe omesso un sacco di dettagli chiave. Non tornano gli orari dichiarati e c'è da capire a che livello sia coinvolta anche la madre del killer, per questo la donna sarà ascolta oggi in Procura e verrà iscritta nel registro degli indagati per occultamento di cadavere. Ci sarebbe - riporta Il Corriere della Sera - un altro "avvistamento" della Ford Puma nera di Mark Antony Samson sul luogo dove è stato abbandonato il cadavere di Ilaria Sula, all'interno di una valigia, nel comune di Poli.
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Risalirebbe al 26 mattina e può riscrivere completamente la storia dell’omicidio della 22enne, così come l’ha raccontata il suo assassino. Va ora chiarito perché il killer sia poi tornato a quel dirupo alle 18 dello stesso giorno, come emerso ancora dalle telecamere. Aveva già buttato il corpo ed è tornato a controllare? O aveva fatto un primo tentativo al mattino, ma non c’erano le condizioni giuste per disfarsi della valigia? In ogni caso - prosegue Il Corriere - sembra inverosimile che dalla sera del 25 al pomeriggio del 26 né il padre né la madre si siano accorti di quello che accadeva in quell’appartamento di 50 metri quadrati.
Già il pomeriggio del 25, il 23enne aveva provato a portare via da casa di Ilaria il suo pc ed era stato fermato dalle coinquiline. Da lì in poi ci sono stati "inequivocabili tentativi di sviare le indagini" che il ruolo della madre potrebbe definitivamente far crollare.