Cronache

Omicidio stradale: via libera dalla Camera. Le 6 novità

Via libera della Camera alla proposta di legge sull'omicidio stradale. Il provvedimento passa con 276 voti favorevoli e 20 contrari. Il Movimento 5 Stelle si e' astenuto.to. La proposta di legge sull'omicidio stradale si avvia verso la sua fase conclusiva: tocchera' ora al Senato licenziare il provvedimento. Diverse le novita' introdotte, dall'omicidio colposo che diventa reato, fino alle pene aumentate per chi lo commette in stato di ubriachezza o sotto effetto di droghe o per chi si da' alla fuga. 

Questi, in sintesi, le principali novita' contenute nel testo:
- OMICIDIO STRADALE: L'omicidio stradale colposo diventa reato a se', graduato su tre varianti: resta la pena gia' prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell'ipotesi base, quando cioe' la morte sia stata causata violando il codice della strada. Ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi: chi infatti uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe rischia ora da 8 a 12 anni di carcere. Sara' invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l'omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l'incidente per condotte di particolare pericolosita' (eccesso di velocita', guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). 
 - LESIONI STRADALI: In via speculare, stretta anche per le lesioni stradali. Ipotesi base invariata ma pene al rialzo se chi guida e' ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se comunque ha bevuto (soglia 0,8 g/l) o l'incidente e' causato da manovre pericolose scatta la reclusione da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime. CONDUCENTI MEZZI PESANTI: L'ipotesi piu' grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l. 
   - FUGA CONDUCENTE: Se il conducente fugge dopo l'incidente scatta l'aumento di pena da un terzo a due terzi, e la pena non potra' comunque essere inferiore a 5 anni per l'omicidio e a 3 anni per le lesioni. Altre aggravanti sono previste se vi e' la morte o lesioni di piu' persone oppure se si e' alla guida senza patente o senza assicurazione. E' inoltre stabilito il divieto di equivalenza o prevalenza delle attenuanti su specifiche circostanze aggravanti. La pena e' invece diminuita fino alla meta' quando l'incidente e' avvenuto anche per colpa della vittima. 
   - REVOCA PATENTE: In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sara' conseguibile solo dopo 15 (omicidio) o 5 anni (lesioni). Tale termine e' pero' aumentato nelle ipotesi piu' gravi: se ad esempio il conducente e' fuggito dopo l'omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca. 
- RADDOPPIO PRESCRIZIONE: Per il nuovo reato di omicidio stradale sono previsti il raddoppio dei termini di prescrizione e l'arresto obbligatorio in flagranza nel caso piu' grave (bevuta 'pesante' e droga). Negli altri casi l'arresto e' facoltativo. Il pm, inoltre, potra' chiedere per una sola volta di prorogare le indagini preliminari. 
   - PERIZIE COATTIVE: Il giudice puo' ordinare anche d'ufficio il prelievo coattivo di campioni biologici per determinare il dna. Nei casi urgenti e se un ritardo puo' pregiudicare le indagini, il prelievo coattivo puo' essere disposto anche dal pm. 

IL COMMENTO/ REATO OMICIDIO STRADALE: PORTERA' UN CAMBIAMENTO CULTURALE IMPORTANTE

Da anni, insieme a tanti familiari di Vittime e Associazioni, abbiamo manifestato, abbiamo fatto incontri pubblici e privati con deputati, senatori e anche magistrati. Siamo andati nelle scuole e continueremo a farlo per sensibilizzare i ragazzi. Siamo stati - e non è sempre facile per i familiari delle Vittime - in TV, a raccontare il nostro calvario, perché le persone si rendessero conto di cosa può provocare la mancanza di rispetto per le regole della strada in una famiglia. Perché si mettessero seduti al volante considerando un mezzo di trasporto un'arma bianca. Prima di noi altri si sono battuti e tutti hanno contribuito al raggiungimento di quello che forse non è il migliore risultato possibile, che deve e può migliorare, ma è un passo in avanti verso la civiltà e probabilmente verso strade un po' più sicure.  Nonostante ciò già fervono le polemiche. L'unione, in Italia, è solo una illusione? Anche quando si tratta di difendere la vita?
Finalmente stiamo ottenendo un risultato. L'omicidio stradale sarà un reato a sè. E questo contribuirà a modificare l'approccio alla guida. Perché non saranno più incidenti, ma rati. Non saranno più incidenti ma omicidi. 
Quando abbiamo cominciato a lottare, a batterci per l'introduzione del reato, già altri lo avevano fatto prima di noi ma il cambiamento culturale non era che un lumino lontano. Oggi è un faro. Perché alla fine è di questo che abbiamo bisogno. Le leggi, una volta approvate si possono migliorare. Non abbiamo vinto la guerra che fa migliaia di Vittime innocenti ogni anno, ma una battaglia importante l'abbiamo vinta! A tutti coloro che nei Palazzi o fuori dai Palazzi sono contrari diciamo questo: Comportatevi bene alla guida, non drogatevi e non ubriacatevi, non andate ad alta velocità e rispettate le regole e nessuno mai, nessun giudice potrà mai incolparvi di omicidio stradale! Ma soprattutto non avrete mai sulla coscienza la morte di una persona o l'invalidità di un'altra. La strada da fare è ancora lunga, ma ci sentiamo di essere fiere e contente di questo primo risultato concreto e importante. Fiere di tutto ciò che è stato fatto, da tutti quanti, senza mai cedere un istante. 

Elisabetta Cipollone e Barbara Benedettelli 

 

Elisabetta Cipollone è la mamma di Andrea de Nando, ucciso nel 2011 mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali con il fratello gemello. Barbara Benedettelli è saggista e attivista per i diritti delle Vittime, sono rispettivamente Vicepresidente e Presidente dell'Associazione Italia Vera.