Cronache
Emanuela Orlandi, documenti inediti sullo zio Mario e le molestie alla sorella
La nuova pista che tira in ballo la famiglia. Pietro Orlandi: "Sono solo carognate. Chiederò di vedere il Papa"
Mario Meneguzzi, zio di Emanuela Orlandi, - prosegue Il Tg La7 e lo riporta Open - ha un ruolo importante nel primo periodo delle indagini sul sequestro di persona per "terrorismo internazionale". Ovvero la prima (e mai riscontrata) pista per spiegare il rapimento della ragazza. Poi c’è la storia dell’identikit. I titolari dei due fascicoli d’indagine hanno fatto riferimento alla somiglianza tra Meneguzzi e l’identikit del vigile Sambuco e del poliziotto Bosco, la somiglianza tra il sospettato e lo zio di Emanuela è lampante. Le testimonianze risalgono all’ottobre del 1985. Spuntano anche contatti col Sisde.
Secondo alcuni sarebbero significative perché l’incontro, secondo i testimoni, sarebbe avvenuto prima dell’ingresso alla scuola di musica Ludovico Da Victoria. Precisamente, in corso del Rinascimento e poco prima delle 17. Pietro Orlandi sul gruppo Facebook Petizione Emanuela dopo il servizio del tg di La7 scrive: "Oggi ho capito che sono delle carogne. Hanno deciso di scaricare tutto sulla famiglia, senza vergogna, senza vergogna mi fanno schifo". E aggiunge: "Chiederò un incontro a Papa Francesco".