Papa Francesco e i migranti: uno scherzo da prete
Papa Francesco si prende i migranti in Vaticano, ma di fatto in Italia
Il Vaticano accoglierà un centinaio di migranti della Diciotti, insieme ad Irlanda ed Albania.
Una buona notizia che segna però ancora una volta la separazione in atto tra Unione Europea e Italia, di nuovo lasciata colpevolmente sola a gestire i suoi problemi, come se le nostre coste non fossero quel confine europeo sbandierato da Bruxelles solo quando fa comodo.
Ma a ben guardare, la mossa del Vaticano è inquadrabile in quello che comunemente e saggiamente viene definito “uno scherzo da prete”.
Infatti, alla fine, i migranti saranno prima inviati al centro Mondo Migliore di Rocca di Papa, ai Castelli romani, e poi saranno smistati alle diocesi che hanno dato disponibilità all’accoglienza e cioè, Brescia, Bologna, Torino, Agrigento, Cassano allo Jonio, Rossano Calabro, come ha fatto sapere la Cei, in un comunicato.
La struttura che si trova immersa nel verde sulla Via dei Laghi a sud di Roma, in un paesaggio mozzafiato, ospita anche l’uomo che tentò di violentare una ragazza che correva a Caracalla.
Però, le diocesi si trovano in territorio italiano e quindi, di fatto, i migranti se li accolla, sempre l’Italia, visto che poi staranno nel nostro Paese.
Di ritorno dall’Irlanda, Papa Francesco è stato intervistato in aereo da alcuni giornalisti prediletti che si porta dietro, ed ha comunicato che lui non ha seguito bene la cosa, ma che da quello che ha capito (sic!), i migranti della Diciotti se li prende la Chiesa, ma non il Vaticano naturalmente, ma le diocesi che appunto sono in Italia.
E quando il Papa ha comunicato la cosa lo ha fatto di sottecchi con un sorriso sornione, un sorriso alla gesuita, visto che il Papa fa parte della Compagnia. Vicino a lui, gongolante un altro gesuita, Padre Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica, ormai l’organo “ufficiale” del Vaticano, di cui già avevamo modo di occuparci qualche giorno fa:
https://www.affaritaliani.it/politica/spadaro-twittatore-seriale-e-trump-d-oltretevere-556921.html
Insomma, alla fine i due gesuiti hanno tirato un bello scherzo a Salvini e al governo lasciando all’Italia, la patata bollente. I bei prati verdi e i parchi del Vaticano sono ancora una volta salvi. L’Italia no.
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