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Chi è Timothy Dolan, il cardinale star del web che sogna il papato con la benedizione di Trump
Tra le omelie online e le parate gay, il suo profilo non è quello del classico uomo di Chiesa, ma il suo legame con il tycoon potrebbe costargli caro in Conclave

Timothy Dolan

Timothy Dolan e Joe Biden

Timothy Dolan

Timothy Dolan

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Timothy Dolan

Timothy Dolan
Chi è Timothy Dolan, il cardinale americano che piace a Trump in pole per diventare Papa
“Abbiamo bisogno di lei più che mai”. Così parlò al telefono Timothy Dolan, cardinale di Santa Romana Chiesa indicato come papabile, nel lontano aprile 2020 con il suo “grande amico” Donald J. Trump allora al primo mandato. Era stato Christopher White di Crux, prestigiosa testata cattolica yankee, a pubblicare la registrazione di una chiamata nella quale Trump era intervenuto in una chiamata collettiva per clero e catechisti cattolici, nel corso della quale il presidente aveva sottolineato di essere stato: “Il miglior presidente nella storia della Chiesa”. In quell’occasione l’inquilino della Casa bianca, alla presenza di 600 persone, aveva detto la sua sulle elezioni, in tema di aborto (è noto che egli sia pro-life) e in tema di libertà religiosa, temi che “non sono mai stati importanti per la Chiesa”.
La telefonata aveva scatenato non poche polemiche, ma acqua passata: oggi, cinque anni dopo, Dolan viaggia nell’elenco dei papabili, quantomeno secondo alcune testate americane. Classe 1950, nativo di Saint Louis nel Missouri, Dolan parla l’italiano perché è stato al Pontificio Collegio americano del Nord in Roma, dove ha ottenuto il master in filosofia. Vescovo ausiliare di Saint Louis nel 2001, Arcivescovo di Milwaukee nel 2002, nel 2009 viene scelto da Benedetto XVI alla guida di News York e l’anno dopo diventa presidente dell’USCCB, la Conferenza episcopale Usa; cardinale dal 2012, nel 2013 fa parte del team di cardinali americani che peraltro tenevano conferenze stampa in pre-Conclave per dire la loro in tema di Chiesa: la cosa venne poi accantonata.
Nel 2020, l’anno della telefonata incriminata, ha anche aperto la convention repubblicana che ha incoronato Donald Trump candidato ufficiale per la mancata riconferma (all’epoca). Che tipo è? Diciamo che appartiene al genere di personalità che Joseph Ratzinger sceglieva per l’episcopato: conservatori ma dialoganti, capaci di parlare alla gente e testimoniare le loro opinioni con sincera fermezza ma anche garbata accoglienza. Dolan, peraltro, ha scoperto le meraviglie del Web e se voi fate una ricerca su internet Google lo presenta come “Personalità del Web”. Rendetevi conto: non come un principe della Chiesa, ma come un Cicciogamer89 della Fede cattolica, per capirci.
E in effetti lui è una star della Rete, visto che ama apparire in brevi video in cui commenta il Vangelo, tiene brevi omelie, saluta, racconta e si racconta. Fa parte del gruppo di porporati yankee che arriveranno a Roma, diverso rispetto al 2013 perché non mancano le personalità progressiste volute da Francesco: sono otto cardinali che però rappresentano la Chiesa particolare più ricca per offerte insieme a quella tedesca e, naturalmente, insieme possono fare un blocco non da poco per indirizzare, supportare, decidere.
Dalla sua Dolan non ha, ovviamente, la situazione politica: verrebbe considerato forse troppo trumpiano per la sua amicizia col presidente e soprattutto potrebbe finire per inimicarsi la maggioranza degli elettori, tutti di nomina bergogliana (108 su 135, 136 con Angelo Becciu se verrà ammesso anche lui a votare in Sistina) per raggiungere la fatidica quota 91 (o 92 con Becciu) per l’elezione. Peccato, perché è anche un ottimo organizzatore: a New York riorganizzò le scuole cattoliche dell’Arcidiocesi e chiuse o fuse parrocchie e scuole con scarsità di fedeli, questo per risparmiare soldi. In alcuni casi la protesta fu molto forte, ma generalmente il sui piano ha funzionato.
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È anche una star delle Tv americane, dove appare spesso per parlare di temi religiosi e piace perché è molto forte nell’autoironia. Quando ha applaudito al coming out di un giocatore di football dichiaratosi gay qualcuno nel suo giro ha storto il naso, ma lui ha risposto che la Bibbia invita a non giudicare le persone; nel 2015 è stato Grand Marshal della parata del giorno di San Patrizio, edizione nella quale hanno partecipato per la prima volta gruppi omosessuali. Resta il fatto che continua ad essere contrario ad aborto, unioni dello stesso sesso e contraccezione. Conservatore illuminato, insomma, ma azzoppato da Trump. A meno di sorprese.