Cronache
Piera Maggio ad Affari: "Denise è viva. Messina Denaro? Mandi un messaggio"
La mamma della piccola Pipitone, scomparsa nel 2004, dopo il processo non perde la speranza. Chiede una commissione di inchiesta, e su Matteo Messina Denaro ...
Caso Denise Pipitone, la mamma Piera Maggio ad Affari: "Quanto amore mi è stato strappato via". Intervista
Sono passati ormai diciotto anni da quando il 1° settembre 2004 scomparve la piccola Denise Pipitone. Un cold case che né le indagini, né il processo, né i numerosi avvistamenti che si sono inseguiti senza sosta hanno permesso di risolvere. Ma che vede ancora una mamma, Piera Maggio, lottare per la giustizia e la verità, una verità che potrebbe essere più dura della “pietra”, come si fa chiamare la stessa donna sui social. Chi è stato a portare via la figlia dalla casa della nonna in quella mattina di fine estate a Mazara Del Vallo, e perché? È ancora viva?
Proprio in occasione della presentazione del suo libro “Denise. Per te, con tutte le mie forze” (Piemme, 153 pagine), Piera si è raccontata ad Affaritaliani.it
Che significato ha questo libro per una madre che non si è mai arresa alla scomparsa della figlia? È un “nuovo inizio”?
Con il mio libro, Le dico la verità, spererei di arrivare a Denise; chissà che un giorno una ragazza, anzi una donna, sfogliando quelle pagine si ricordi ... . Anche perchè il contenuto è ben diverso da quello che è il "fatto di cronaca". E' prima di tutto il racconto di una donna e delle emozioni di una mamma, anche se ci sono aspetti che ho voluto tenere per me e che non ho mai condiviso con nessuno, come i giocattoli preferiti da mia figlia, la sua cameretta … .
E' stato fatto abbastanza dallo Stato nel corso di tutti questi anni? Recrimina qualcosa alla stampa, alle forze dell’ordine, al Governo italiano?
Da parte della stampa ho avuto sempre molta vicinanza, perché le mie parole sono sempre state in qualche modo veicolate, cosa importante per i familiari di tutte le persone scomparse. Però non tutto il giornalismo se ne è occupato in modo prettamente come fatto di cronaca, perchè a volte sono state veicolate informazioni che non avrebbero dovuto essere diffuse, che non hanno tenuto conto del dolore della nostra famiglia.
Per quanto riguarda l'azione dello Stato, è evidente che ci sono stati molti errori, evidenziati anche durante il processo di primo grado. Le indagini sul sequestro, poi, si sono arenate dopo che il processo si è concluso con l'assoluzione della principale imputata. E' una vicenda unica, quella di Denise, proprio perchè differentemente da altri casi di minori scomparsi ha conosciuto già un iter giudiziario.