Cronache

Polizia di Stato, scoppia il caso del calendario 2016

Il ricavato della vendita dei Calendari della Polizia di Stato del 2016 andrà per il sostegno del progetto Sud Sudan, protezione per i bambini vittime di emergenze umanitarie dell’Unicef. Fermo restando che si tratta di una causa molto nobile, giacché in Sud Sudan migliaia di bambini vengono massacrati a causa di un terribile conflitto. Il sindacato di Polizia Consap si chiede, però, se una parte di questi soldi non potesse essere destinata anche ad interventi in Italia a favore di bambini bisognosi.

In Italia il 25% dei minori è a rischio povertà- dichiara Igor Gelarda Dirigente della Consap- Sono circa due milioni e mezzo i bambini e gli adolescenti che soprattutto nelle regioni del Sud vivono in condizioni di povertà materiale e spesso anche culturale. Circa un milione di minori in Italia vivono in povertà assoluta…e questo lo dice l’associazione Save the Children Italia!! Ventottomila minori in Italia sono a rischio per lo sfruttamento di lavoro minorile, mentre con l’esodo biblico degli sbarchi sono diventati numerosissimi anche i minori stranieri, i cosiddetti minori non accompagnati, da aiutare nel nostro Paese.

Tra l’altro, se proprio vogliamo guardare in casa nostra, ossia in casa Polizia- continua il Segretario Nazionale Generale della Consap Giorgio Innocenzi- negli ultimi due anni è stato drasticamente ridotto l’importo totale destinato alle borse di studio ai figli, agli orfani ed ai dipendenti della Polizia di Stato. Si è passati da un importo di 172.500 a circa 100.000, con una scure che ha tagliato oltre il 40%!! Certamente ci rendiamo conto che non si muore per una borsa di studio, come invece avviene tragicamente in Sudan.

Tuttavia che male ci sarebbe stato se con i soldi dei nostri calendari avessimo rifinanziato anche qualche di studio per i figli e gli orfani dei poliziotti più bisognosi economicamente o più meritevoli?? Oppure se il nostro Ministero con questi soldi, avesse finanziato un progetto per il monitoraggio sui suicidi tra i poliziotti, il cui fenomeno è diventato di dimensioni gravissime specialmente negli ultimi mesi… È bello sapere che la polizia sia impegnata nella protezione dei bambini del Sud Sudan- conclude Giorgio Innocenzi - ma ci piacerebbe sentire anche che la Polizia italiana fosse impegnata, in tal senso, anche nei confronti dei minori italiani o dei figli dei propri dipendenti, visto che la crisi ha duramente colpito anche loro, che sono il futuro del nostro Paese!!! Magari si sarebbe potuta destinare metà somma per il Sudan e metà per qualche progetto serio per minori italiani. Speriamo che negli anni a venire si possa pensare anche a chi soffre in casa nostra, pur senza dimenticare il resto del mondo!

Il Segretario Nazionale

Giorgio Innocenzi