Cronache

Ponte di Genova, è pronto ma niente collaudo. Concessioni ad Atlantia il nodo

Finchè il governo non deciderà sulle concessioni il viadotto dovrà restare chiuso. A rischio l'inaugurazione del primo di agosto

Ponte di Genova, è pronto ma niente collaudo. Concessioni ad Atlantia il nodo

Il ponte di Genova è pronto, va solo collaudato prima dell'apertura. Il particolare non è trascurabile, perchè il governo non ha ancora deciso sulle concessioni, e dalla decisione di revocare o meno ad Atlantia questo servizio - si legge sul Giornale - dipendono le sorti del viadotto ligure. "Abbiamo urgenza di sapere a chi dobbiamo consegnare il ponte e chi si dovrà occupare del collaudo finale. È un passaggio obbligato per aprire il ponte, mentre il collaudo statico e tutti gli altri collaudi li faremo noi. Se non arriveranno risposte, ho già detto che siamo pronti a risalire il Tevere in barca", ha avvisato il commissario per la ricostruzione del Ponte e sindaco di Genova, Marco Bucci, durante il sopralluogo di ieri mattina.

Intanto, ieri, il Cda di Autostrade per l’Italia ha inviato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una lettera in cui comunica "la volontà della società di proseguire - anche successivamente al 30 giugno 2020 - le interlocuzioni per la definizione concordata della procedura di contestazione avviata il 16 agosto 2018".In attesa di una svolta, la prima auto, con a bordo Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, il gruppo che ha realizzato l’opera, ha attraversato il ponte. L’inaugurazione del nuovo Morandi (prevista la partecipazione di Sergio Mattarella) è in programma il primo agosto. Ma rischia di slittare per l’incertezza del governo e le liti sul dossier Autostrade.In caso di revoca, il governo dovrà incaricare l’Anas o un’altra società statale di effettuare l’apertura e occuparsi della gestione del viadotto.