Cronache

Pozzolo, la prefettura gli revoca il porto d'armi per "incauto comportamento"

Di Redazione Cronache

Il deputato di FdI attende l'esito dell'esame dello stub, decisivo per accertare i fatti della notte di Capodanno. Lui continua a ripetere: "Non ho sparato io"

Pozzolo, la prefettura parla di "leggerezza e sottovalutazione". L'esito dell'esame dello stub si avvicina

In attesa di accertare i fatti della notte di Capodanno, arriva una decisione della prefettura: revocato il porto d'armi a Emanuele Pozzolo, il deputato di FdI proprietario della pistola da cui è partito il colpo che ha ferito un partecipante alla festa: Luca Campana. Il provvedimento - si legge su Il Corriere della Sera - era nell’aria da giorni, gli uffici governativi territoriali avevano messo in discussione il porto d’armi di Pozzolo: permesso che gli era stato accordato a metà dicembre, giusto in tempo per comperare il piccolo revolver e portarlo con sé alla festa organizzata dal sindaco del paese Francesca Delmastro, sorella del sottosegretario alla Giustizia Andrea. Nel provvedimento, firmato dal prefetto Silvana D’Agostino, si parla di "incauto comportamento tenuto" da Pozzolo proprio in occasione dei festeggiamenti dell’ultimo dell’anno.

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Non solo, si mette in luce - prosegue Il Corriere - che tale comportamento sarebbe stato "improntato a leggerezza e sottovalutazione della pericolosità delle armi". Al parlamentare, inoltre, "è stato contestato l’uso inappropriato dell’arma, poiché non ha adottato tutte le cautele necessarie ad evitare fatti anche accidentali e sinistri involontari". Il deputato è indagato per lesioni colpose, accensioni pericolose e omessa custodia di armi. Il procuratore capo Teresa Angela Camelio ha chiesto al Ris di Parma di depositare nel più breve tempo possibile i risultati dello stub (l’esame che evidenzia tracce di polvere da sparo) effettuato sulle mani e gli abiti del deputato. Un test fondamentale per capire se Pozzolo abbia effettivamente sparato. Lui ha sempre sostenuto di aver estratto l’arma, scivolata dalle mani, ma di non aver sparato quel colpo accidentale.