Cronache

"Provvedimento duro ma inevitabile". Il Papa caccia padre Bianchi da Bose

Il Vaticano ha dato una settimana di tempo al fondatore della comunità biellese per trasferirsi, andrà in un ex monastero nel senese

"Provvedimento duro ma inevitabile". Il Papa caccia padre Bianchi da Bose

Padre Bianchi lascia Bose, questa volta in maniera definitiva. Non si è ricomposta dunque la frattura tra il fondatore della comunità nel biellese e i confratelli. E ora - si legge sulla Stampa - un decreto del delegato pontificio, padre Amedeo Cencini, concede all’ex priore non più di una settimana per trasferirsi a Cellole di San Gimignano, provincia di Siena e diocesi di Volterra. Andrà ad abitare in un’antica canonica diventata nel 2013 sede toscana della stessa Bose.

Però, - prosegue la Stampa - per mantenere fede al precedente decreto pontificio che imponeva l’uscita dalla Comunità, Cellole perde ogni connotazione monastica, e viene ceduta in comodato a Enzo Bianchi che sarà accompagnato da alcuni confratelli. Nella disposizione Cencini scrive che Bianchi ha «già dato il suo assenso al riguardo».Un provvedimento duro, dunque, ma, per la Segreteria di Stato vaticana inevitabile, appurata la pesante e non più componibile spaccatura all’interno della Comunità tra il fondatore, con alcuni fedelissimi, e gli altri ottanta monaci.