Cronache

Psichiatra aggredita a Napoli, è emergenza: "Non sono pazzi, ma criminali"

Di Redazione Cronache

Dopo l’ennesimo episodio di violenza, previsto a Roma un vertice con le istituzioni di tutti i Dipartimenti di Salute Mentale d’Italia

Psichiatra aggredita a Napoli, è emergenza nazionale: "Non sono pazzi, ma da mandare in galera"

Il campanello d’allarme era suonato ben prima dell’omicidio della psichiatra di Pisa, Barbara Capovani; un campanello che, a quanto pare, è rimasto inascoltato anche dopo l’assassinio della dottoressa. E così, tanti casi isolati uniti hanno dato vita a un'emergenza nazionale. L'ultimo episodio ieri, quando a Napoli presso il centro di salute mentale di Secondigliano un paziente ha minacciato un’altra psichiatra ed una infermiera con una pistola.

Una tragedia solo sfiorata, in questo caso, ma che accende nuovamente la luce su aggressioni, violenze che non possono più essere ignorate, e per le quali i Dipartimenti di Salute Mentale di tutta Italia chiedono giustizia.

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Dopo la riunione alla struttura Secondigliano, dove è avvenuta l’ultima aggressione, gli psichiatri napoletani, sotto choc per le minacce alla loro collega, saranno i primi a partecipare nella giornata di domani a Roma al tavolo di lavoro promosso con le istituzioni per rimettere la salute mentale al centro dell'agenda politica del Paese. L'evento romano organizzato dal coordinamento nazionale dei Direttori dei Dipartimenti di Salute Mentale italiani e da Motore Sanità (con il contributo non condizionato di Angelini Pharma, Otsuka, Janssen Pharmaceutical Companies of Johnson & Johnson), in programma presso l'Hotel Nazionale (Sala Capranichetta), vuole aprire il dialogo tra psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi e medici delle dipendenze, i rappresentanti delle Società scientifiche, delle categorie professionali e degli altri ambiti sanitari dell'emergenza.