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Puglia, l’assessore e la frisa a 20 €: "Nessun effetto Briatore". Ecco perchè

Di Redazione Cronache

"I fenomeni inflattivi sono incontrovertibili e sono legati alla capacità di spesa degli italiani e alle spese in più che devono sopportare gli operatori"

Caro vacanze in Puglia, interviene l'assessore Lopane: "I rincari ci sono stati, non lo nego, ma nessuna briatorizzazione"

Sulla scena mediatica continua a tenere banco il tema del caro-vacanze, soprattutto nella Regione Puglia. Selezione all'ingresso, stop al turismo di massa, stangate fino a 500 euro per le famiglie che vogliono farsi una giornata al mare e frisa (pane biscottato a forma di ciambella o tarallo tipico della cucina pugliese) a 20 euro: insomma le polemiche divampano, e gli italiani optano come meta alternativa e low-cost la vicina Albania. 

A intervenire sul caso questa volta è l'assessore al turismo Gianfranco Lopane che in un’intervista all’edizione barese di Repubblica replica dicendo che l’Albania, indicata come meta alternativa e più economica, non è un modello. E sui prezzi impazziti, come quello di una frisa salentina a 20 euro, risponde "io la mangio a casa e comunque la mangerei anche fuori. Le nostre friselle hanno un sapore legato alle capacità dei produttori di panificare o di fare olio".

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"Basta con i tormentoni. I rincari ci sono stati, non lo nego, ma nessuna briatorizzazione. Continuo a pensare che la Puglia debba essere la terra dell’accoglienza totale", ha dichiarato  Lopane. "I fenomeni inflattivi sono incontrovertibili e sono legati alla capacità di spesa degli italiani ma anche alle spese in più che devono sopportare gli operatori turistici a causa di Covid, aumento dei costi energetici e guerra in Ucraina" ha spiegato infatti l'assessore i una intervista a Repubblica, ricordando inoltre "che il mercato turistico è completamente cambiato. Ora si tende a fare più periodi di vacanze con periodi più corti".

"Se ci fosse stata la briatorizzazione, Briatore avrebbe investito in Puglia, che invece vuole rimanere autentica, investendo sull’infrastrutturazione dei cammini, sul cicloturismo, sull’outdoor, sulla ricettività all’aperto nelle casette o nelle bubble room, sull’enogastronomia, sulla programmazione culturale" ha proseguito Lopane, sottolineando che siamo in un regime di libero mercato e quindi "Non possiamo vietare ai forestieri di pagare una fresa 20 euro. L’importante è saperlo prima". "L’inflazione è sotto gli occhi di tutti, ma la Puglia, secondo la recente indagine di Demoskopica, non è assolutamente la regione su cui questa pesa maggiormente", ha concluso l'assessore.