Radio Maria sospende il teologo per le frasi sul terremoto-castigo - Affaritaliani.it

Cronache

Radio Maria sospende il teologo per le frasi sul terremoto-castigo

Durissimo il Vaticano

"Radio Maria ritiene inaccettabile la posizione di padre Giovanni Cavalcoli riguardante il terremoto e lo sospende dalla sua trasmissione mensile". Lo afferma una nota di Radio Maria, l'emittente cattolica di Erba ai cui microfoni il frate domenicano, noto per le sue posizioni tradizionaliste, aveva affermato che il terremoto sta punendo il nostro paese perché sono state approvate le unioni civili tra persone dello stesso sesso.

"Tale posizione non è in linea con l'annuncio della misericordia che è l'essenza del cristianesimo e dell'azione pastorale di papa Francesco", chiarisce nella nota l'emittente radiofonica a poche ore dalla ferma condanna del Vaticano che prendendo le distanze da quanto detto dallo speaker ha definito "deplorevoli" le affermazioni mandate in onda. "Radio Maria si scusa se tali espressioni possono aver offeso la sensibilità dei fratelli terremotati ed esprime loro piena solidarietà e vicinanza nella preghiera. Radio Maria assicura, come già in passato, i collegamenti di preghiera con le zone terremotate per far sentire loro la vicinanza di tutta la Chiesa", spiega l'emittente.

La propria posizione fra l'altro padre Cavalcoli l'ha ribadita anche dopo le polemiche che si sono levate dal Vaticano, da parte dei vescovi dei paesi colpiti dal forte sisma e dal mondo laico. A La Zanzara, trasmissione condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo su Radio 24 spiega: "Risentendo le mie parole, tutto sommato è un'opinione legittima. Si può pensare che il terremoto possa essere un richiamo, un castigo... Le unioni gay sono un peccato? Si capisce... Un omosessuale è una persona che pecca contro natura. Due uomini che stanno insieme cosa sono? Peccatori", continua. "Ha letto la storia di Sodoma e Gomorra? Perché vengono castigate? Per i peccati. Il castigo esiste, senz'altro. Semplicemente, sono peccati che meritano il castigo divino, non dico niente di nuovo".

Anche la Conferenza Episcopale italiana si schiera con il Vaticano: "La stessa emittente ha per fortuna preso le distanze da questo giudizio che abbiamo potuto leggere. È un giudizio di un paganesimo senza limiti" commenta monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei.