Cronache
La Terra di sta davvero riscaldando? No. La teoria controcorrente
In questi giorni a Parigi si sta tenendo la conferenza sul clima, 150 capi di stato e di governo riuniti per decidere le sorti del clima mondiale. Viene raccontato da più parti che il pianeta è sull'orlo del precipizio e di anno in anno le temperature si alzano senza possibilità di recupero: un trend destinato ad aumentare nei prossimi anni se non verranno presi provvedimenti.
LE SOLUZIONI – Tra le varie soluzioni che da anni vengono proposte per risolvere la crisi del cosiddetto GLOBAL WARMING (riscaldamento globale) ve ne sono molte sicuramente lodevoli come la riduzione dei gas serra e l’adozione di particolari filtri che possano rendere meno nocivi i gas prodotti da impianti industriali e attività produttive.
MA SIAMO DAVVERO SULL’ORLO DEL BARATRO? – Come ci ricorda il col. Ernani, climatologo, che ringraziamo per il suo prezioso contributo, i cosiddetti “caldisti”, fautori del global warming non tengono conto della stretta correlazione che c’è tra il numero di macchie solari e il nostro pianeta: il sole, infatti, influisce in maniera diretta sul clima mondiale ma molti enti di ricerca americani sembrano non tenerne conto nei loro studi. E’ curioso notare, inoltre, che tutte le previsioni più catastrofiche circa un innalzamento della temperatura media del pianeta di 4-5° avvenga proprio nei giorni del Summit sul Clima di Parigi, previsioni al ribasso visto che non molti anni fa si parlava di un innalzamento di 7-8° della temperatura: è forse in atto un tentativo di orientare le decisioni dei potenti in modo da favorire la cosiddetta “green economy” (economia verde, letteralmente), un settore che vale miliardi di dollari ogni anno? Come non ricordare il famoso scandalo dell’IPCC (gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) quando vennero divulgate mail confidenziali in cui gli scienziati si accordavano per modificare i dati per avvalorare le tesi del riscaldamento globale.
CONCLUSIONE - Molti dati vennero pesantemente modificati e raccolti senza un’accurata analisi scientifica: viene da pensare che ci sia la volontà di orientare le decisioni dei governi verso soluzioni che possano favorire in qualche modo le potenti lobby internazionali che governano il fiorente e redditizio settore delle energie rinnovabili.
fonte ilmeteo.it