Cronache

Roma, sequestrato e liberato dopo 12 ore. Giallo sul figlio del boss

Danilo Valeri, di San Basilio, era stato prelevato in stile messicano a Tor di Quinto all'uscita da un locale da un gruppo di persone

Tutti i lati oscuri del rapimento del 20enne di Roma

E' avvolto dal mistero il rapimento di Danilo Valeri, 20enne originario di San Basilio, periferia di Roma, portato via da un 'commando' davanti a un locale tra Ponte Milvio e Tor di Quinto, a Roma nord-ovest, e ritrovato nel pomeriggio dalla polizia. Il ragazzo ha passato lunghe ore negli uffici della Questura e le sue parole saranno fondamentali per chiarire diversi punti al momento oscuri.

Sono tantissimi i dubbi e le domande senza risposte, ma c'è anche una certezza: il padre del giovane - Maurizio Valeri, 46 anni -, era stato gambizzato nel maggio scorso nel corso di un regolamento di conti maturato nell'ambito del narcotraffico e del racket delle occupazioni delle case popolari. Il rapimento di Danilo potrebbe essere una ritorsione nei confronti del padre? Oppure i due fatti non sono legati?

A questo dovranno rispondere le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile di Roma, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma che ha aperto un fascicolo con ipotesi di reato: sequestro di persona a scopo di estorsione. Un rapimento in stile messicano. In Messico, infatti, i sequestri e le estorsioni da parte dei gruppi criminali legati al traffico di droga sono molto frequenti e sia la polizia sia i testimoni spesso non si espongono per timore di ritorsioni. In questo caso però è grazie alla testimonianza degli amici che è partita l'inchiesta.

Un amico in particolare che si trovava con Danilo fuori dal ristorante di Sushi ha parlato di "rapimento" alla polizia facendo partire immediatamente gli accertamenti.

Parlavamo dei lati oscuri, e sono tanti. A partire dalla modalità del rapimento. Il 20enne, infatti, è stato prelevato da un gruppo di 5 o 6 persone davanti al locale e, quel che colpisce, è il fatto che nessuno di questi era armato e tutti erano a volto scoperto.

Perchè il ragazzo non è fuggito via? Conosceva forse i suoi rapitori? Come mai nessuno tra i presenti - molta gente era all'esterno del ristorante che stava chiudendo - ha tentato di opporsi? Domande a cui dovranno rispondere gli inquirenti, coordinati dai procuratori aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò. Una delle ipotesi, secondo ciò che filtra, è che, almeno inizialmente, l'obiettivo fosse un altro: forse chiarire una discussione passata.

Poi, qualcosa potrebbe essere cambiato. La situazione è precipitata e il giovane è stato portato via all'interno dell'auto sfrecciata via verso la Tangenziale. Al vaglio anche le frequentazioni del ragazzo di cui si sa pochissimo e che non avrebbe precedenti penali.

Il 20enne vive a San Basilio, considerata uno dei fortini della droga di Roma. Teatro spesso teatro di violenze e blitz della polizia. L'ultima operazione risale allo scorso 12 dicembre quando gli agenti del commissariato, coordinati proprio dalla Dda, hanno arrestato 15 persone accusate di effettuare consegne di droga in tutta la Capitale in cambio di denaro